Belluno, evade e riacquista la droga: arrestato il pusher del bus

Sono scattate nuovamente le manette per il 33enne costretto ai domiciliari. La polizia lo ha bloccato alla stazione di Ponte con decine di dosi di marijuana

BELLUNO. Arresto bis per il pusher che lanciava dosi di marijuana dal pullman: F.R., 33 anni di Belluno, è “evaso” dagli arresti domiciliari ai quali lo aveva relegato il giudice. La polizia lo ha ribeccato martedì mattina sul treno regionale di ritorno dalla zona di Conegliano dove aveva “raggranellato” ancora una sessantina di dosi di “marija”.Le manette per l’uomo sono scattate un’altra volta alla stazione di Ponte; alle precedenti ipotesi di reato vanno ad aggiungersi una contestazione per evasione (dai domiciliari) e un’altra accusa di possesso di stupefacenti a scopo di spaccio (l’articolo 73 della legge 309/90).

Benchè fossero le 8 del mattino, alla stazione ferroviaria si Ponte nelle Alpi non sono passate inosservate le pattuglie della polizia di Stato e il buon movimento che c’è stato attorno al 33enne bellunese, portato via per il trasferimento definitivo nel carcere di Baldenich a disposizione della magistratura e del giudice. A quanto trapelato, F.R., accusato di spaccio di droga, ma anche consumatore a sua volta, era di ritorno da un viaggetto in treno condotto nel Trevigiano, dove aveva reperito ancora della sostanza stupefacente. Il problema è che su quel treno non poteva starci per il semplice motivo che, per effetto del primo provvedimento del giudice per le indagini preliminari, l’arresto in carcere era stato trasformato in arresti domiciliari. E da casa l’uomo non poteva uscire, ma così non è stato: l’evasione dai domiciliari ha fatto scattare nuovamente le manette e l’uomo è tornato in carcere. Con sè a quanto pare portava un altro rifornimento: almeno una sessantina di dosi di marijuana, che chiaramente sono state sequestrate. Ben oltre il sequestro del primo quantitativo, che si era fermato a 30 dosi.

Arrestato lo spacciatore della corriera
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F.R. era stato arrestato sabato scorso una prima volta: un agente in borghese fuori servizio, lo aveva visto lanciare una dose a un minorenne direttamente dal bus sul quale stava viaggiando. In quell’occasione, il minorenne lo aveva già pagato (in altra sede), lui lo ha visto da sopra il pullman e dato che il mezzo non si era fermato, F.R. non aveva potuto far altro che lanciare la “roba” dal finestrino. Nell’udienza di convalida, nella quale F.R. era difeso dall’avvocato Marinella Pasin, il gip Sgubbi aveva disposto gli arresti domiciliari. L’avvocato Pasin avrebbe presentato istanza al giudice perchè potesse uscire per recarsi al Sert, ma l’altro giorno il provvedimento è stato disatteso ed F.R. è stato nuovamente beccato dalla polizia che sta ora cercando di ricostruire la sua rete di fornitori e clienti. Il 33enne dovrà comparire di nuovo davanti al gip: domani l’udienza di convalida.

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