Belluno, ex tempore di scultura: vince l'Apollo di Matthias Sieff

L'opera di Matthias Sieff ha conquistato la giuria della 25ª edizione dell'ex tempore di scultura su legno
In senso orario, nella foto grande Matthias Sieff premiato da Simionato e la sua opera Apollo con la quale ha vinto l’ex tempore di scultura. Qui sotto, MaxSolinas riceve il premio Fidapa per la sua scultura «Testa cuore vento» A sinistra, a Beppino Lorenzet il premio Stampa dal caporedattore del Corriere delle Alpi
In senso orario, nella foto grande Matthias Sieff premiato da Simionato e la sua opera Apollo con la quale ha vinto l’ex tempore di scultura. Qui sotto, MaxSolinas riceve il premio Fidapa per la sua scultura «Testa cuore vento» A sinistra, a Beppino Lorenzet il premio Stampa dal caporedattore del Corriere delle Alpi
BELLUNO.
L'Apollo di Matthias Sieff ha conquistato la giuria della 25ª edizione dell'ex tempore di scultura su legno.

Un premio frutto della «coerenza formale raggiunta dall'artista nella propria insistita ricerca estetica, che gli ha permesso di mettere a punto un modello plastico risolto e compiuto». Si è chiusa ieri all'Auditorium comunale con la cerimonia di premiazione l'edizione simbolo del simposio tanto caro ai bellunesi, una manifestazione che, proprio perchè ha raggiunto l'importante traguardo dei 25 anni, deve sapersi rinnovare. Lo hanno sottolineato tutti: l'assessore Maria Grazia Passuello ha spiegato che «questo dev'essere un punto di partenza e non di arrivo, l'ex tempore deve crescere e riposizionare il proprio ruolo», mentre il presidente del Consorzio Belluno Centro Storico ha puntato l'attenzione sulla «promozione all'esterno che dev'essere più adeguata». Il direttore artistico del simposio Gianluca D'Incà Levis e il presidente della giuria Romano Abate hanno quindi spiegato cosa si intende per rinnovamento: è necessario definire un progetto, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, per riuscire a «internazionalizzare» l'ex tempore, ad «aprirlo verso l'esterno, creando legami con altre manifestazioni di questo tipo, perchè solo così lo si può rendere grande, con un valore riconosciuto da un pubblico più ampio di quello bellunese». Un discorso che ha lasciato perplessa Edi Sanna, che ha contestato l'intervento di Abate sottolineando che «non si è parlato mai di scultura se non per parlarne male», e se n'è andata sbattendo la porta.

Tornando alla cerimonia di premiazione, sono stati assegnati anche i premi Fidapa e Stampa. Il primo è finito nella mani di MaxSolinas, che con la sua «Testa cuore ventre» è riuscito a rendere la sua idea di «donna portatrice di una femminilità consapevole». I giornalisti hanno invece scelto Beppino Lorenzet, per «l'assoluta e straordinaria quotidianità dell'innamoramento e l'impossibilità di renderlo concreto». Segnalata, infine, l'opera di Gianluigi Zeni.

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