Belluno, Feltre e Ponte “rimandati” dai turisti
BELLUNO. Sono soddisfatti i residenti di Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi e i turisti che frequentano le tre città, dell’offerta commerciale? In linea generale sì, anche se restano delle criticità legate alla mancanza di negozi di artigianato e di prodotti enogastronomici locali, di abbigliamento specifico per la montagna, e alla scarsa animazione dei centri storici. A questo si aggiunge la scarsa conoscenza delle lingue straniere degli operatori, che limita il rapporto con il turista.
Sono questi, in sintesi, i risultati dell’analisi che il Distretto territoriale del commercio Borghi delle Valli Dolomitiche ha avviato nel 2016 per fornire una valutazione dell’attuale sistema di offerta commerciale ed individuare possibili aree di intervento per migliorarne l’attrattività, sia in campo pubblico che privato. L’indagine, presentata ieri sera nel corso di un incontro pubblico e sviluppata nell’ambito dell’omonimo Progetto finanziato dalla Regione Veneto, è stata sviluppata da Trade-Lab, società di analisi e consulenza specializzata nell’ambito del marketing territoriale e di iniziative di valorizzazione del commercio.
Metodologia. Due le indagini: quella relativa ai residenti nei tre comuni interessati e in quelli limitrofi, e quella sui turisti. Due, quindi, i campioni intervistati. Il primo ha visto 316 interviste effettuate a dicembre in una giornata di mercato settimanale e durante un evento natalizio. Il 79.9% degli intervistati risiede nei comuni del distretto, il restante 20.1% proviene da quelli vicini in particolare Sedico, Santa Giustina e Longarone. Il 61.4% è donna e il 23.3% ha meno di 34 anni. Il 34.6% dei nuclei familiari è composto da coppie senza figli.
Per quanto riguarda invece l’indagine sui turisti, sono state fatte 185 interviste: l’80.5% sono turisti provenienti per lo più dalle regioni del Nord Est, mentre il 19.5% dall’estero, come daGermania e Austria. Il 62.7% sono uomini e il 24.3% ha meno di 34 anni. La maggior parte degli intervistati sono persone in vacanza con la famiglia, il 32.4% sono in compagnia di amici e solo il 5.9% viaggia da solo.
Il centro per fare shopping. La maggior parte degli intervistati arriva nei centri di Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi per fare shopping (60%). Questo riguarda soprattutto i bellunesi, mentre i turisti giungono di passaggio mentre vanno o tornano dal luogo di villeggiatura, fermandosi al massimo una giornata o poco più. Per il primo campione di intervistati, i centri sono vissuti anche come luoghi di incontro e di relazione: il 35% viene per passeggiare o incontrare gli amici (soprattutto per chi ha meno di 35 anni). Solo un quinto degli intervistati arriva per partecipare ad eventi e manifestazioni. Ridotta e limitata solo agli intervistati di Belluno la percentuale di coloro che arrivano per occasioni culturali.
La soddisfazione. Se le valutazioni sono comunque positive (su una scala da 1 a 5 sono sempre superiori a tre) i gap più rilevanti sono riconducibili alla scarsa animazione del centro storico: il gap raggiunge il -1.08% a Belluno, e il -1,24% a Ponte nelle Alpi, scendendo a -0.75% a Feltre. Inoltre non sono ritenute al top l’accessibilità al centro e il sistema dei parcheggi (-0.83%, che sale a -0,87% a Feltre). Questo aspetto è di molta importanza nel distretto (4.72 il punteggio) insieme alla manutenzione degli spazi pubblici. Convince poco anche la scarsa varietà dell’offerta commerciale e la carenza di offerta dei negozi di artigianato e di prodotti enogastronomici locali. Piacciono i mercatini di Natale soprattutto a Belluno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi