Belluno: Fondazione Teatri, via al bando
Il presidente: «A luglio ci sarà il nuovo gestore che dovrà reperire risorse»
A destra il presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti, Michele Romanelli e pubblico al teatro comunale di Belluno durante una rappresentazione della stagione appena conclusa
BELLUNO. «Il bando sarà pubblicato oggi o domani: con questo atto speriamo di mettere fine alle polemiche e soprattutto speriamo che la Fondazione Cariverona resti tra i soci, altrimenti siamo finiti». Il presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti, Michele Romanelli, dopo settimane di silenzio ora esce allo scoperto e racconta come stanno le cose e quale sarà il futuro della Fondazione Teatri. Le dichiarazioni del presidente arrivano all'indomani della riunione del consiglio di gestione che ha definito il testo del bando per individuare il nuovo gestore della Fondazione culturale bellunese. Una votazione che è arrivata dopo qualche discussione, che ha visto contrapposti da un lato i rappresentanti di Regione e Provincia che chiedevano più tempo per studiare il testo del bando presentato, e dell'altro gli altri soci (comune di Belluno e di Feltre) che volevano chiudere la vicenda. «Ma io ho spiegato che di tempo non ce n'era più e così il bando è passato», sottolinea Romanelli. Le linee del bando. E i punti del documento, per Romanelli, sono ben chiari visto che tengono presenti le indicazioni venute dal consiglio di indirizzo. «Nel bando si precisa che la Fondazione deve occuparsi di produzione teatrale, promozione, gestione tecnico-artistica-culturale del teatro di Belluno, e che deve poter mantenere la propria autonomia gestionale: cioè darà le indicazioni e valuterà l'impostazione culturale che fa capo al teatro comunale», spiega il presidente. «Il nuovo partner, inoltre, dovrà gestire tutte le risorse per perseguire le finalità della Fondazione. Il partner dovrà essere scelto tra tutti i soggetti veneti che abbiano un curriculum, una professionalità e anche una progettualità comprovata. Resta aperta invece la questione del teatro La Sena di Feltre per il quale si dovranno fare dei ragionamenti col comune, per definire la gestibilità operativa e culturale anche perchè i costi non sono indifferenti». I fondi sono pochi. E a proposito di costi, per la Fondazione Teatri si mette male. «I soci pubblici hanno ridotto le loro quote del 40%», sottolinea Romanelli, «mentre la Fondazione Cariverona non ha ancora definito la sua quota». Il bando. Romanelli precisa che il bando «è stato fatto da me, in collaborazione con professionisti, e rimarrà pubblicato per 30 giorni. Poi sarà istituita una commissione di tecnici che sceglierò io, insieme al consiglio di gestione che valuterà le proposte, per poi arrivare ai primi di luglio col vincitore che dovrà gestire la Fondazione per tre anni». Ma per il partner non sarà una cosa semplice: infatti chi vincerà dovrà garantire i fondi per avviare altre iniziative culturali, al di là della stagione teatrale pura e semplice. Stagione che per il 2011-2012 è già stata definita dall'attuale gestore cioè dal Tib. «Non potevamo infatti arrivare in ritardo e così quella partita è stata chiusa», precisa Romanelli. Proroga al Tib. Il Tib, inoltre, fino all'entrata del nuovo soggetto gestirà con una proroga la Fondazione, presumibilmente fino a giugno. «Vogliamo far coincidere la scadenza finanziaria della Fondazione, cioè agosto, con la nuova gestione». Il nuovo gestore presenterà le proprie proposte culturali di danza, piuttosto che di musica o altro, magari anche una produzione, alla Fondazione Teatri che deciderà se approvare o meno e una volta deciso dovrà trovare i soldi per finanziarli. «Anche perchè a disposizione avrà soltanto 150mila euro che servono solo per la stagione teatrale».
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