Foto hot di minorenni nel suo telefonino: giovane in tribunale

Il ragazzo, 24 anni di Belluno, aveva una serie di scatti illegali. È stato perquisito

ed è scattato il sequestro. Si va verso il patteggiamento

Gigi Sosso
Un ragazzo è finito nei guai per alcune foto proibite all'interno del suo cellulare
Un ragazzo è finito nei guai per alcune foto proibite all'interno del suo cellulare

Fotografie illegali nel telefonino. Scatti dal contenuto porno, che ritraevano minorenni. In posa oppure in azione. Un 24enne bellunese è finito in tribunale per il reato di detenzione o accesso a materiale pornografico. I files erano archiviati nel dispositivo e sono saltati fuori, durante una perquisizione che si è conclusa con il sequestro di tutto il materiale.

La polizia giudiziaria ha analizzato anche tutte le apparecchiature informatiche a disposizione di S.D., ma la successiva perlustrazione non ha portato al rinvenimento di altre immagini dal contenuto penalmente rilevante. Nient’altro da segnalare.

Non è dato sapere con precisione il motivo per cui la Procura della Repubblica aveva disposto il controllo – potrebbe esserci stato uno scambio su una chat di whatsapp oppure il collegamento con un altro reato commesso a suo tempo – e può anche darsi che non lo si sappia mai, perché l’intenzione della difesa Mario Mazzoccoli sembrerebbe quella di patteggiare la pena con il pubblico ministero titolare del fascicolo. Lo stesso Mazzoccoli la concorderà con il magistrato inquirente, dopo di che toccherà al giudice applicarla, sempre se la riterrà congrua. A quel punto, sarà possibile anche chiedere e ottenere il dissequestro del telefono incriminato.

Il Codice Penale prevede una pena, che può arrivare fino a tre anni di reclusione e una multa non inferiore a 1.549 euro, naturale che in questo caso si discuta di qualcosa d’inferiore, altrimenti tanto valeva affrontare il dibattimento e puntare a una sentenza di assoluzione, magari per insufficienza o contradditorietà della prova. La galleria non era lunghissima, altrimenti c’era il rischio di veder aumentare la pena di due terzi, come previsto dall’articolo 600 quater. Però c’era e non poteva esserci.

I fatti sono risalenti allo scorso anno. Il ragazzo deteneva queste fotografie, che ritraevano minori di 18 anni in atteggiamenti sessualmente espliciti. Non si sa se le avesse trovate in una rete e poi salvate o gli fossero arrivate attraverso altre strade da amici o conoscenti.

Nell’immediatezza dei fatti, gli investigatori hanno potuto stabilire con la necessaria certezza che si trattava, come minimo, di adolescenti al di sotto della maggiore età. Non rimaneva che patteggiare la pena e in questa direzione starebbe andando la strategia difensiva. Tenuto conto anche dei trascorsi penali dell’imputato, che è già passato alcune volte per il tribunale. Basterà aspettare giusto qualche altro giorno.

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