Belluno, fulmine si abbatte su LambioiSbarra alzata e parcheggio gratis

Fulmini e saette e, come per incanto si alzano le sbarre del parcheggio di Lambioi e... non si abbassano più. Almeno fino ad oggi non si paga, poi la Bellunuum sta studiando come far pagare il ticket fino a quando l’impianto non sarà ripristinato
BELLUNO.
Fulmini e saette e, come per incanto si alzano le sbarre del parcheggio di Lambioi e... non si abbassano più. Almeno fino ad oggi non si paga, poi la Bellunuum sta studiando come far pagare il ticket fino a quando l’impianto non sarà ripristinato.

Il temporalone di domenica sera ha scaricato fulmini, uno nella zona del Piave, con un fragore devastante, e talmente vicino all’impianto elettrico del parcheggio di Lambioi da metterlo fuori uso. In maniera altrettanto devastante, ha mandato in tilt tutto il sistema del park, ad esclusione delle scale mobili che portano in piazza Duomo, che invece hanno continuato a funzionare.

E dunque ieri mattina sbarre alzate a Lambioi e auto che entravano tranquillamente: fuori uso la centralina, alcune schede di computer e anche il sistema di pagamento del park, risultato improvvisamente e sorprendemente «gratuito».

Alla Bellunuum si sono ritrovati con l’emergenza in pieno Ferragosto: cioè con le ditte tutte in ferie, quelle che avrebbero potuto riparare il guasto e anche quantificare un danno che è di diverse migliaia di euro, tra impianti, macchinari e attrezzature da sistemare, oltre il ticket del parcheggio in giorni di particolare afflusso turistico.

«Il fulmine è caduto vicino alle sbarre e ha mandato in tilt l’impianto» spiega Ermanno Gaspari, amministratore unico della Bellunuum. «Inservibili la centralina, le sbarre di ingresso, alcune schede di computer che sono bruciate, il sistema di pagamento che non funziona. Funziona solo la scala mobile. Il problema è riuscire ad aggiustare il guasto perchè le ditte sono in ferie, dal momento che domenica è Ferragosto. Vedremo cosa sistemare e come trovare una soluzione. Per ora abbiamo trovato una persona che rientra dalle ferie: si tratta di un tecnico della ditta stessa che ha implementato le sbarre di entrata, la Sacs. E’ venuto a vedere il danno ma la cosa appare più seria del previsto e ha dovuto portare via il server per capire con calma quali schede sono state danneggiate. Una diagnostica per la quale ci vuole comunque tempo». Danni? «Non si sa: si fa il punto della situazione ma non sappiamo se ci sono i pezzi di ricambio», conclude sconsolato. Intanto per oggi non si paga ma già per domani sono allo studio forme di pagamento.

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