Belluno: furti e pipì in duomo: austriaco a processo

L'uomo rubò anche un messale e una stola indossata dai religiosi
BELLUNO.
Tentò vari furti nel supermercato della piazza e poi fece i suoi bisogni in Duomo, dopo aver preso un messale, delle cartoline di San Sebastiano e anche una stola che indossano i religiosi.

Per questo motivo un austriaco di 45 anni, Jürgen Adolf Robert Rech (difeso dall'avvocato Paolo Perera) si trova alla sbarra con accuse che vanno dal furto al danneggiamento passando attraverso l'imbrattamento e le offese alla religione di Stato.

Il fatto, emerso in tribunale ieri mattina, risale al 15 gennaio 2010. A Belluno, quel giorno, giunse in treno, ma il suo comportamento all'A&O di piazza Martiri indusse i gestori a chiamare i poliziotti di quartiere. Una persona che viveva in strada, molto trasandata e poco pulita, che si intrufolava in chiese e bar «combinando pasticci».

Pasticci che, in realtà, erano reati veri e propri: tentati furti e furti veri e propri al supermercato e di una bici trovata per strada. Ma tra i reati c'era anche il vilipendio di confessione religiosa. Infatti, dopo essersi introdotto nel Duomo di Belluno, l'uomo riuscì a rubare una stola da sacerdote, un rosario ed il messale. Qui il 43enne espletò anche i suoi bisogni, cosa che gli è costata la contestazione appunto di vilipendio.

Si tornerà in aula il 12 luglio per un'udienza filtro davanti al giudice Sergio Trentanovi.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi