Belluno: furto di un capriolo morto, in tre a processo
Era stato investito da un'auto ma non potevano portarselo via
Un capriolo morto, investito da un’auto
SAGROGNA.
Furto e ricettazione di un capriolo investito ed ucciso. Sono le accuse a tre cittadini di Fener di Alano di Piave, per un fatto avvenuto nel luglio del 2008 a Sagrogna. Protagonisti della curiosa vicenda un automobilista, Paolo Todoverto, 45 anni (difeso dall'avvocato Sandro De Vecchi), e due coniugi, gestori di una macelleria, Narciso Bozzato, 57 anni, e Celestina Mazzier, 50 anni (difesi dall'avvocato Andrea Arman del foro di Treviso). Il primo è accusato di furto, gli altri di ricettazione.
Stando a quanto s'è appreso, Todoverto, un giorno del luglio 2008, si trovava alla guida della sua auto quando, all'altezza di Sagrogna, vide che la macchina che lo precedeva aveva appena investito un capriolo. Todoverto si fermò e caricò l'animale, morto, nella sua auto, probabilmente senza sapere che, in tal caso, l'animale era considerato un bene dello Stato. Quindi, l'atto di caricare il capriolo in auto era da considerarsi un vero e proprio furto. Alla scena assistette evidentemente un testimone che chiamò la guardia forestale, dopo aver annotato il numero di targa.
Nel frattempo l'automobilista portò il capriolo alla coppia di macellai l'animale, convinto di farne carne da mangiare. Ma alla fine la "spifferata" del testimone si è trasformata in una vicenda dai risvolti giudiziari. Todoverto è stato infatti accusato di furto aggravato mentre la coppia di macellai di ricettazione.
La vicenda è approdata in udienza-filtro ieri mattina in un'aula del palazzo di giustizia di Belluno. Si è trattato di un'udienza prettamente tecnica nel corso della quale la pubblica accusa e la difesa hanno presentato le rispettive liste dei testimoni. Al termine dell'udienza il giudice Elisabetta Scolozzi ha rinviato l'udienza il 30 settembre.
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