Belluno: i carabinieri fanno «visita» all'Usl 1

Chiesta la visione di alcuni documenti sul trasferimento di sede
Il palazzo finito al centro di polemiche dopo la proposta di trasferirvi gli uffici amministrativi del’Usl 1
Il palazzo finito al centro di polemiche dopo la proposta di trasferirvi gli uffici amministrativi del’Usl 1
BELLUNO. Visita dei carabinieri negli uffici amministrativi dell'Usl 1 di via Feltre. Pochi giorni fa gli ufficiali di polizia giudiziaria, su mandato della procura, si sono presentati per chiedere l'acquisizione di alcuni documenti. Nessuna indagine o inchiesta in corso, va premesso. Nè tantomeno nessun fascicolo è stato aperto. Si è trattato di una semplice richiesta di visionare le carte relative al ventilato trasferimento degli uffici amministrativi dell'azienda sanitaria bellunese dalla sede di via Feltre ad uno stabile in via Tiziano Vecellio. La richiesta, formalizzata dagli uomini della polizia giudiziaria al direttore amministrativo dell'Usl 1 Roberto De Nes, riguarderebbe in particolare i documenti relativi ad alcune consulenze. Il motivo dell'improvviso interesse della procura su quei documenti non è dato sapersi. Evidentemente, il polverone alzato in pieno agosto di un anno fa dalla proposta del direttore generale dell'Usl 1, Ermanno Angonese, con relative polemiche, ha indotto la polizia giudiziaria ad effettuare una verifica. Non a caso, pochi giorni fa, i militari dell'Arma si sono presentati nella sede dell'Usl 1 di via Feltre con una semplice richiesta di acquisizione dei documenti. La polizia giudiziaria ha formalizzato la richiesta tramite una lettera consegnata a mano al direttore amministrativo nella quale si elencava la documentazione da mettere a propria disposizione. L'ipotesi di trasferire gli uffici amministrativi da via Feltre ad un edificio di via Tiziano Vecellio ha suscitato le perplessità di chi la ritiene assolutamente inadeguata. Per diverse ragioni: non solo perché è un edificio che andrebbe comunque ristrutturato (con conseguente spendita di soldi) ma anche perché si tratterebbe di una soluzione che non aiuterebbe la viabilità di via Vecellio, già quotidianamente sotto stress per il pesantissimo traffico che intasa l'arteria. La documentazione richiesta dovrebbe essere a disposizione della procura tra qualche giorno. L'assenza di fretta è indice che non v'è alcuna ipotesi di reato ma soltanto la volontà di verificare qualche particolare della vicenda, fugare dubbi più che alimentarli.

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