Belluno: i sellini delle biciclette firmati da Basso e Nibali campioni in solidarietà

Il progetto con Insieme si può a favore dei poveri: una serie limitata con il logo dell'associazione
Foto di gruppo con i due campioni
Foto di gruppo con i due campioni
BELLUNO.
Ivan Basso e Vincenzo Nibali salgono in sella per "Insieme si può". I due campioni di ciclismo hanno infatti firmato una serie limitata di selle da bicicletta da corsa, con il logo dell'associazione che si occupa di progetti per le popolazioni che vivono nei paesi più poveri del mondo, e che saranno vendute all'asta. Continua dunque il sodalizio tra Insieme si può e il mondo del ciclismo, iniziato con la partecipazione come sponsor solidale all'ultima edizione della Maratona delle Dolomiti.

A dare l'avvio a questa iniziativa è stato un incontro avvenuto per caso (ma forse era destino) tra Piergiorgio Da Rold, presidente di Insieme si può, e un avvocato padovano, che, in Uganda, ha iniziato ad interessarsi dell'associazione riscontrandone la serietà e l'efficacia dell'intervento in loco. Il professionista inizia così a sostenere alcuni progetti e si ripromette di cercare altri finanziatori privati tra i suoi conoscenti in Italia. Passano solo pochi giorni dal ritorno a Belluno che Da Rold viene contattato dall'azienda "Selle Royal" di Asolo (tra i leader italiani ed europei per la produzione di selle da bicicletta da corsa), la quale propone di sostenere i progetti di Insieme si può in Karamoja. E decide di farlo in maniera particolare: attraverso, cioè, la produzione di una serie limitata di selle da corsa riportanti il logo dell'associazione e firmate una a una da Ivan Basso e Vincenzo Nibali, vincitori, rispettivamente, dell'ultimo giro d'Italia e della Vuelta spagnola 2010.

La partnership tra Insieme si può, Selle Royal e il Team Liquigas-Doimo, la squadra di Basso e Nibali, si concretizza in un incontro ad Asolo, durante il quale Da Rold e Daniele Giaffredo relazionano sui progetti in atto in Karamoja, mentre Basso e Nibali pazientemente firmano le novanta selle prodotte che saranno oggetto di una prossima asta.

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