Belluno: il Pd chiede di tornare alle elezioni provinciali
«Questa giunta è un fallimento, il presidente faccia un atto responsabile»
Renzo Crosato capogruppo del Pd e a lato palazzo Piloni
BELLUNO. «Crediamo sia arrivato il momento che questa giunta provinciale riconosca il suo totale fallimento amministrativo e decida di compiere un'azione responsabile vale a dire lasciare ai cittadini la parola». Sul buco nel bilancio della Provincia, il gruppo del Pd chiede di tornare al voto. «Siamo di fronte a una Provincia allo sbando. Le nostre denunce erano accompagnate dalla speranza che qualcosa cambiasse, invece la situazione peggiora», esordisce Renzo Crosato, capogruppo del Pd in consiglio provinciale. «Il bilancio non è approvato, non so se ci sono i tempi tecnici per depositare l'atto, ogni attività amministrativa è ferma, il personale è demotivato». Crosato si stupisce che «con un governo amico a Roma, la giunta non sia riuscita ad avere più risorse. Ma se credono di sistemare tutto con l'alienazione della Prefettura si sbagliano», anche perchè «mettere in bilancio quei 10 milioni senza averli è fare un bilancio falso», precisa Sergio Reolon, «e poi le alienazioni devono passare in consiglio». «Entro il 28 aprile doveva essere presentato il piano di riorganizzazione degli Iat, ma la commissione non è stata convocata», prosegue Crosato, «e che fine farà Dolomiti Ambiente e Dolomitibus? E' inaccettabile che il fallimento del centrodestra trascini con sè anche l'ente provinciale, che non appartiene a nessun partito, ma rappresenta uno spiraglio per questo territorio». Reolon torna poi sulle accuse mossegli da Bottacin. «È naturale che esponenti della Lega cerchino di trovare una scusa al loro fallimento. Noi, però, abbiamo portato 150 milioni di investimenti con soldi nuovi, loro non hanno piantato un chiodo. Il buco di 8 milioni che la Lega scarica sul Pdl, deriva dal fatto che non sono stati capaci di rifarsi trasferire la sovrattassa sui canoni elettrici. Sapevano a luglio dei tagli del governo, che penalizzano di più il nostro territorio: perchè non si è fatta un'azione politica forte, coinvolgendo il consiglio per tutelare i diritto del territorio? L'unico atto responsabile che possono fare ora è di andarsene velocemente». Per la consigliera Claudia Bettiol «la Provincia ha abdicato alle sue funzioni di coordinamento, come il tavolo sulla sanità, sul trasporto e sull'economia, dimostrando incapacità e non volontà a governare. Bottacin dovrebbe consegnare l'inventario di fine mandato e andare a casa, come prevede il dlgs n. 42 del 2009 del ministro Calderoli. Tale decreto dice a chi è in dissesto finanziario non solo di andarsene, ma propone anche l'interdizione dai pubblici uffici per 10 anni degli amministratori». Parla di una Provincia come «un club della Lega», Irma Visalli, «dove si gioca a carte e si decide chi perde e chi vince. Intanto non si fa nulla: in due anni la commissione urbanistica è stata convocata una volta». Rincara la dose Emilio Isotton: «Assistiamo a un vivace operare e a un allegro dibattito solo per questioni di partito e personali, qui non si governa».
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