Belluno, il sindaco dice sìal trasloco della sede Usl

L’amministrazione comunale guarda con interesse al piano di riorganizzazione delle sedi dell’Usl 1. Dopo un anno di perplessità, mosse soprattutto dalla maggioranza, la giunta ha dato il via libera a una lettera che valuta positivamente i programmi su vasta scala dell’Usl
BELLUNO.
L’amministrazione comunale guarda con grande interesse al piano di riorganizzazione delle sedi dell’Usl 1. Dopo un anno di perplessità, mosse soprattutto dalla maggioranza, ieri la giunta Prade ha dato il via libera a una lettera che valuta positivamente i programmi su vasta scala dell’Usl.

Il trasferimento innesca infatti un domino immobiliare con ipotesi di nuovi servizi. E’ stato lo stesso sindaco Antonio Prade (insieme all’assessore Paolo Gamba) a comunicare il contenuto della lettera, ieri, in un’inedita conferenza stampa convocata urgentemente a fine giunta, per evitare l’uscita di notizie “incontrollate” su una questione che è chiaramente scottante. «La lettera è frutto di un confronto fatto con la maggioranza», spiega il sindaco, facendo riferimento al coinvolgimento dei consiglieri comunali del Pdl più polemici con l’ipotesi di trasferimento dell’Usl 1 da via Feltre a via Tiziano Vecellio. Un’operazione che il direttore generale dell’azienda sanitaria, Ermanno Angonese, coltiva con grande convinzione da un anno, anche attraverso incontri vis à vis con i più refrattari.

A quanto pare infatti la Regione, dopo il passaggio Galan-Zaia, non considera più una priorità la riorganizzazione delle sedi bellunesi e all’Usl 1 serviva un appoggio convincente. Angonese dunque ha chiesto alla giunta comunale di manifestare il suo interesse e l’amministrazione ha risposto. Anche la forma ha il suo peso e in questo modo l’iniziativa non è più della direzione dell’azienda sanitaria, ma si sposta sul Comune: «Sì», dice Prade, «l’amministrazione si assume la sua parte di responsabilità, perché considera le prospettive rivoluzionarie sul piano sociale».

Nella lettera la giunta dichiara di aver preso in esame la proposta di unificazione delle sedi Usl, coinvolta dalla direzione nella ricerca di una «soluzione a un problema che perdura da molti anni». L’apprezzamento è diretto e si entra mel merito, dichiarando che l’unificazione migliora l’accessibilità per cittadini e dipendenti; inoltre la giunta «si ritiene particolarmente soddisfatta» per la separazione tra servizi socio sanitari e amministrativi. Al Comune interessano in particolare tre progetti: la realizzazione, da parte di imprenditori privati, di un centro Alzheimer da 80 posti nell’ex convento di San Gervasio (che verrebbe ristrutturato e ampliato); la creazione di una struttura per la residenzialità psichiatrica alla villa Dal Fabbro e la ricollocazione del canile sanitario, con annesso nuovo cimitero per gli animali.

L’attenzione su San Gervasio è talmente elevata che la Soprintendenza sarà a Belluno per un sopralluogo all’ex convento, già il 19 agosto.

Nella lettera la giunta comunale si sbilancia anche sull’edificio di via Tiziano Vecellio, che l’Usl 1 ha individuato come il più interessante per la nuova sede dei suoi uffici. «La destinazione direzionale proposta», si legge, «risulta compatibile con le previsioni urbanistiche», ma non solo, «e il traffico indotto dall’insediamento - tenuto conto dei dati forniti dalla stessa Usl e valutati dal servizio mobilità - inciderà in modo non sostanziale sulla viabilità della zona».

Dunque nessun problema di traffico alla Veneggia, ma la giunta invita a verificare l’idoneità dell’immobile, che come è noto presenta diversi problemi e non è certo “chiavi in mano”.

La lettera però si conclude con l’invito ad approfondire anche la proposta arrivata dalla proprietà dell’ex Icb di Mier ed eventualmente ogni altra possibile iniziativa immobiliare.

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