Belluno, il sindaco Prade: «Il 2011 l'anno dell'Auditorium»

Ma c'è anche un sogno: «Mi piacerebbe sostituire le poltrone del Comunale»
Sostituire le poltrone del teatro è uno dei sogni di Prade
Sostituire le poltrone del teatro è uno dei sogni di Prade
BELLUNO.
Il 2011 sarà l'anno dell'Auditorium per la cultura di Belluno. Un imponente lavoro di restauro metterà a nuovo la sala che, assieme al Teatro Comunale, ospita le più importanti rassegne musicali della città. Ma sarà anche l'anno del rinnovo della convenzione per la direzione tecnica e artistica della Fondazione Teatri delle Dolomiti, che si preanuncia carica di polemiche.

A parlare di tutto ciò è il sindaco Antonio Prade, che prima di tutto si lascia andare a un desiderio: «Sappiamo tutti che le ristrettezze economiche non ci permetteranno spese folli per la cultura, ma un sogno rimane: la sostituzione della poltroncine del Comunale. La speranza è che i vertici della Fondazione riescano a trovare risorse e sinergie per rendere ancor più affascinante il nostro contenitore culturale. Confidiamo nella Fondazione Cariverona, ma sarebbe ancor più bello se ciò fosse possibile grazie al sostegno di imprenditori e semplici cittadini, che potrebbero legare il proprio nome a una poltroncina».

Un Auditorium tutto nuovo.
Il sindaco inizia dalle sollecitazioni, attraverso le righe del nostro giornale, fatte dalla presidente del Circolo Culturale, Luisa Coin: «Siamo d'accordo con lei», spiega Prade, «l'Auditorium ha bisogno di un restyling ed è la cosa che andremo a iniziare in primavera. Grazie a un finanziamento di oltre un milione di euro della Fondazione Cariverona, contiamo di realizzare quello che in tanti hanno auspicato: un Auditorium all'altezza della pratica culturale di questa città. Assieme al rifacimento di via Mezzaterra, questa operazione rappresenterà una boccata d'ossigeno fondamentale per il centro cittadino. Contiamo di regalare a questa città una sala all'altezza dei concerti che il Circolo culturale ha reso tradizionali».

Fondazione teatri.
Cultura a Belluno è sinonimo di Fondazione Teatri delle Dolomiti: «Voglio ricordare», spiega Prade, «che abbiamo terminato il 2010, erogando 120 mila euro alle associazioni culturali cittadine. Ci piace l'idea che stiamo passando da una cultura comunale, fatta da organismi che erano propaggini di una determinata amministrazione, a una cultura cittadina, fatta da associazioni che in maniera sempre più autonoma praticano e realizzano la cultura. In questo modo la garanzia del pluralismo è garantita».

La Fondazione rinnoverà a fine maggio le convenzioni per direzioni artistica e tecnica: «E' bene sottolineare», spiega il sindaco, «come la mia giunta non sia abituata a metter bocca su come si amministra una società: noi dettiamo le linee di indirizzo, poi sta al presidente metterle in pratica. Tornando alla Fondazione, partiamo da un dato di fatto: i numeri. Negli ultimi anni, spettacoli, biglietti venduti e abbonamenti sono raddoppiati, quindi la Fondazione ha fatto un ottimo lavoro ed è stata ben amministrata dal dottor Romanelli. Certo è che il futuro si presenta piuttosto impegnativo, perché dovremo fare i conti con risorse sempre più limitate. A nostro avviso, quindi, lo strumento della Fondazione dovrà essere rivisto: assieme agli altri soci, dovremo condividere la necessità di aggiornare la sua capacità di garantire cultura nel territorio». In poche parole, non si dovranno più spendere decine di migliaia di euro per direzioni artistica e tecnica.

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