Belluno: in 4.400 cercano un posto di lavoro

Segno positivo per l'export, mentre soffrono l'artigianato e l'edilizia
Imprenditori e pubblico in Camera di Commercio per la 9ª giornata
Imprenditori e pubblico in Camera di Commercio per la 9ª giornata
BELLUNO. Il 2010 ha registrato dei segnali positivi, recuperando alcune delle perdite maturate nel periodo di crisi, ma la situazione in provincia di Belluno presenta ancora aspetti critici e di difficoltà. Per la 9ª Giornata dell'economia la Camera di commercio di Belluno ha predisposto il rapporto sull'economia locale. Un rapporto in cui si evidenzia che a soffrire sono soprattutto l'edilizia e l'artigianato, in modo particolare, se si considerano le imprese di piccole dimensioni, e i comuni montani di Comelico, Cadore e Agordino. Guardando al numero delle unità locali e sedi impresa attive a fine 2009 e 2010, le prime sono cresciute da 19.203 a 19.256, mentre le seconde sono calate da 15.298 a 15.294. Se si analizzano però i dati relativi alle imprese cessate lo scorso anno, lo stato di cose è preoccupante, con un picco nel settore delle costruzioni che conta 2.750 imprese attive, ma 163 cessazioni. Anche se inferiori rispetto ai numeri 2008 e 2009, con 178 e 201 attività chiuse. Non va molto meglio per l'agricoltura: al 31 dicembre 2010 le aziende attive erano 1.964, scese di 45 unità rispetto al 2009. Per quanto riguarda l'occhialeria, la difficile congiuntura economica ha colpito soprattutto le attività meno strutturate. Le aziende industriali leader, dal 2004 a oggi, sono rimaste 5, quelle industriali e medio-piccole sono invece diminuite: sei anni fa erano 122, 93 a fine 2010. Ancor più consistente il calo di aziende artigiane, passate da 438 nel 2005 a 283 lo scorso anno. Da sottolineare come nel settore occhiale la gran parte dei dipendenti, per la precisione 8.190 su 11.415, sia occupata nelle 5 aziende di grandi dimensioni. Segnali più positivi arrivano dagli scambi con l'estero: il 2010 si è chiuso in provincia di Belluno con un +19,7%, meglio rispetto alla media regionale (+16,2). Aumentato anche l'arrivo di turisti nel Bellunese (+1% lo scorso anno), anche se è sceso di quasi del 2% il numero di giornate trascorse in provincia. Anche se, nel complesso, il 2010 ha subito perdite meno significative rispetto al 2009, non è confortante il dato che riguarda l'occupazione. Considerando una forza lavoro (tra i 15 e i 64 anni) di 95mila unità, gli occupati sono 90.700, le persone in cerca di occupazione 4.400. Nel 2009 erano 4.100, 2.100 nel 2007 (anche se nel periodo precrisi, nel 2005, il valore arrivava a 3.600). E come sta andando il 2011? Dati Unioncamere indicano che il primo trimestre 2011 vede a livelli piuttosto elevati gli ordinativi dall'estero, e qualche lieve progresso si evidenzierebbe nel settore artigiano, dove il saldo delle imprese è ancora negativo (-1,1%), ma meno rispetto allo scorso anno, che aveva segnato un - 2,2%.

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