Belluno: in sei a processo per atti osceni per le foto osè con la pornostar
Tra le foto, in bella vista, sul sito di Asia D'Argento, c'erano anche loro, un 35enne ed un 28enne bellunesi: in mutande e a torso nudo
La pornostar Asia D'Argento
BELLUNO. Tre anni fa denunciarono per violazione della privacy la loro pornostar preferita per aver messo in rete, a loro insaputa, sul suo sito on-line, le foto di una serata trascorsa, nel luglio 2005, prima in un porno-shop di Belluno e poi in un locale di Col di Roanza.
Tra le foto, in bella vista, sul sito di Asia D'Argento, c'erano anche loro, un 35enne ed un 28enne bellunesi: in mutande e a torso nudo, i due posavano con sguardo fiero mentre reggevano come un trofeo la pornodiva nuda.
Temevano, infatti, che le fidanzate, una delle quali promessa sposa, scoprissero la loro galeotta serata trascorsa in compagnia di Asia D'Argento. La denuncia, depositata in procura della Repubblica di Belluno, servì per togliere le loro foto dal sito ma contemporaneamente innescò un procedimento penale anche nei loro confronti.
Che ora s'è concluso con il loro rinvio a giudizio. I due ammiratori bellunesi di Asia D'Argento saranno processati per il reato di atti osceni in luogo aperto al pubblico. Il motivo? Dopo aver assistito allo spettacolo erotico nel pornoshop bellunese, i due giovani si aggregarono all'allegra compagnia di una ventina di fan che aveva organizzato una cena assieme alla loro pornodiva.
All'interno di un locale, a Col di Roanza, i fan ebbero l'opportunità di fare qualche scatto assieme ad Asia D'Argento. I due giovani bellunesi si misero in prima fila per essere ritratti in quegli scatti, fatti dal compagno di Asia D'Argento.
Ma quegli "sfregamenti" e "palpeggiamenti", immortalati dalla macchina fotografica, sono poi diventati corpo di reato. Secondo la procura, infatti, i due bellunesi, denudandosi ed esibendosi in pose erotiche con Asia D'Argento, in un locale in cui potevano benissimo accedere altre persone, non solo i fan della pornostar, hanno commesso atti osceni in un luogo aperto al pubblico.
Con loro, oltre alla pornodiva e al suo compagno, saranno processati pure i due gestori del ristorante dove, nel luglio del 2005, si tenne la cena con Asia D'Argento. L'imputazione nei loro confronti è di avere, in concorso col compagno-manager della pornodiva, offerto, come si legge nel capo d'accusa, "un pubblico spettacolo avente carattere di oscenità". Dunque, due diverse accuse: atti osceni in luogo pubblico (l'articolo 527 del codice penale) per i due fan bellunesi e la pornodiva, e spettacoli osceni (l'articolo 528) per i gestori del locale ed il compagno-manager di Asia D'Argento.
Si tratta di due reati puniti con una pena minima di tre mesi ed una massima di tre anni. Ma essendo stato compiuto nel luglio di 5 anni fa il reato contestato sarebbe quasi sulla soglia della prescrizione. Sebbene i legali dei sei imputati avranno modo di portare le loro argomentazioni difensive come, ad esempio, dimostrare se il locale dove furono scattate le foto, quella sera, fosse effettivamente aperto a tutti o ristretto solo ai fan della pornodiva.
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