Belluno, istituto Della Lucia: fermo il cantiere da 5 milioni

Fermi da otto mesi i lavori per la nuova azienda agraria dell’Istituto Della Lucia a Belluno, finanziata con oltre 5 milioni di euro: l’impresa appaltatrice in crisi blocca il progetto

Roberto Curto
Il cantiere completamente fermo
Il cantiere completamente fermo

Il cantiere è fermo dalla scorsa primavera e la sensazione è quella dell’abbandono. Due edifici appena abbozzati che da progetto dovrebbero ospitare i laboratori e al piano superiore degli uffici.

Per il resto materiale buttato alla rinfusa, segno che da un bel po’ nessuno mette piede nell’area. È lo spazio dove è prevista la realizzazione della nuova azienda agraria dell’Istituto “Della Lucia”, finanziata generosamente con 3.964.000 euro di denaro dei Fondi per i comuni di confine cui si aggiungono 1,2 milioni della Provincia di Belluno.

Cantiere bloccato

Insomma, oltre cinque milioni di euro per realizzare un’azienda agricola gioiello con tutto ciò che serve per fare non solo didattica, ma anche ricerca, con ampi spazi per gli spogliatoi, i servizi igienici e il pollaio.

Il problema è che l’impresa Sital Impianti di Roma che si era aggiudicata l’appalto sembra se la passi male e così da otto mesi i lavori sono stati sospesi. Una situazione preoccupante, anche perché l’auspicio era quello di inaugurare la nuova struttura a settembre con l’inizio del prossimo anno scolastico.

Cosa impossibile visto il ritardo che si sta accumulando e che sta creando non pochi problemi all’attività didattica della scuola.

Il preside Ezio Busetto è preoccupatissimo e sta cercando di tamponare la situazione, allestendo ad esempio una decina di container con le recinzioni del caso che ospiteranno presto il pollaio provvisorio con anatre e galline.

Incognita futuro 

Ma sul futuro del cantiere le notizie sono poche: «So che la Provincia si sta impegnando per districare una matassa complicata, ma non conosco i termini della trattativa», spiega il dirigente scolastico.

«È un peccato perché dopo la palestra e il convitto che sono stati totalmente rinnovati e sono un gioiello, l’azienda agricola era l’altro tassello importante del mosaico per poter completare l’offerta formativa».

La scuola, nel frattempo, con risorse proprie, ha completato la stalla, che comunque non rientrava nel pacchetto dei lavori. Qui trovano ricovero le pecore razza Lamon che l’Istituto “Della Lucia” alleva per il mantenimento della razza a rischio estinzione. «Per il pollaio, abbiamo optato per dei container che saranno utilizzati quanto prima», specifica il preside, «con un forte risparmio rispetto a un pollaio nella sua forma tradizionale.

È giusto dare il giusto benessere agli animali e visti i tempi del cantiere, non potevamo permetterci di attendere oltre». Completata, sempre con fondi del Pnrr anche la serra.

Il progetto dell’azienda agricola andato in appalto prevede vasti ampliamenti in un’ottica che vede l’istituto non solo come luogo per la didattica, anche come luogo dove si fa ricerca. Un’attività che l’istituto svolge già adesso, ma che una volta completata l’azienda agricola, avrà degli spazi che potranno rivolgersi anche a partner esterni.

Oltre al pollaio nuovo è prevista una struttura per convegni e riunioni, dei laboratori. L’obiettivo è dare all’istituto la forza per diventare un Centro per lo sviluppo dell’agricoltura di montagna.

Il rischio è che un eventuale contenzioso con l’impresa porterebbe a impantanare la procedura per chissà quanto altro tempo.

Un’eventualità che spinge il dirigente scolastico Busetto, ad aprire a un piano B: «Se la Provincia lo dovesse ritenere opportuno, si potrebbe anche decidere di realizzare una struttura comunque funzionale, ma ridimensionata rispetto al progetto originale. L’importante è che i lavori possano riprendere in tempi ragionevoli».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi