Belluno, la Markas ai suoi dipendenti: cento euro a chi porta nuovi addetti

L’iniziativa della ditta altoatesina che si occupa delle pulizie ospedaliere: mancano venti lavoratori

Paola Dall’anese
Addetti alle pulizie della Markas di Bolzano: anche questa società non trova personale
Addetti alle pulizie della Markas di Bolzano: anche questa società non trova personale

BELLUNO. “Conosci qualcuno a cui piacerebbe lavorare in Markas? Per te un bonus di 100 euro”. Quando i canali tradizionali per reclutare personale non bastano più, sono buone anche le iniziative “stravaganti”.

A pensarci è stata l’azienda multiservizi altoatesina Markas, che gestisce l’appalto delle pulizie per gli ospedali di Belluno, Agordo, Pieve e Auronzo. Un’attività che richiederebbe l’impiego di un centinaio di operatori, ma che ad oggi deve invece accontentarsi di un’ottantina, perché venti operatori non si trovano.

Nel frattempo i posti vacanti sono stati coperti andando a prendere personale sempre in forza a Markas, che svolgevano le pulizie in altri ambiti e in altre province. «Come azienda di servizi, i collaboratori sono la risorsa più preziosa, per questo siamo alla costante ricerca di personale per mantenere sempre elevati gli standard di qualità, l’eccellenza del servizio e la sicurezza nelle strutture e nei presidi sanitari in cui operiamo», dicono dalla Markas, evidenziando la reale difficoltà, condivisa con molti altri settori produttivi e dei servizi, nel reperire personale da inserire in azienda.

Per coinvolgere direttamente i collaboratori e allargare la grande famiglia Markas, la società ha lanciato da poco l’iniziativa riservata ai dipendenti, stimolati economicamente a trovare qualcuno disposto a venire a lavorare.

Per loro è previsto un premio di 100 euro. «Il passaparola è una modalità di recruiting tra le più efficaci per chi offre e cerca lavoro. Questa proposta permette, attraverso il passaparola, di favorire l’occupazione, la crescita aziendale e, allo stesso tempo, di riconoscere un beneficio economico a chi già opera in azienda», dicono ancora dall’azienda.

Nei mesi scorsi la società ha cercato di reperire del personale andando perfino fuori regione. «Abbiamo messo annunci anche nel Sud dell’Italia, offrendo l’alloggio a chi volesse venire a lavorare per noi. Ma anche trovare degli appartamenti liberi da affittare non è facile nel Bellunese». Alla fine quei pochi lavoratori che hanno accettato l’impiego sono stati sistemati in una sorta di foresteria.

Ma perché non si trova personale? Per la società altoatesina molto dipende anche dalla concorrenza delle altre industrie che operano in provincia. «Gli stipendi e i benefit che garantiscono per noi sono impossibili. Inoltre il mondo è cambiato dopo il Covid: le persone non si presentano nemmeno alla firma del contratto o se ne vanno a pochi giorni dall’assunzione. Si vede un po’ di tutto».

Ma la cosa che sembra cambiare maggiormente l’atteggiamento tra i candidati al nuovo impiego è la necessità di lavorare due domeniche al mese. Markas non nasconde di essere in grande sofferenza nel Bellunese, ora spera che questo escamotage possa servire a trovare qualcuno da tenere al lavoro almeno 30 giorni.

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