Belluno, la polizia protesta in piazza"Con i tagli sicurezza a rischio"

A spiegare la protesta, a nome anche degli altri sindacati, Oscar Arboit del Siulp. «Si è trattato di una iniziativa nazionale per informare i cittadini sui gravi rischi che sta correndo il nostro diritto alla sicurezza, che l’attuale governo, considerandolo un costo, vuole tagliare»
BELLUNO.
La polizia scende in piazza per protestare contro la manovra finanziaria e chiedere la solidarietà della popolazione. L’iniziativa denominata «Una firma per la sicurezza e la legalità», organizzata ieri mattina nelle vie centrali della città da tutte le sigle sindacali di categoria, ha visto alcuni agenti distribuire ai cittadini un volantino in cui erano riportati gli effetti della manovra per il comparto sicurezza, chiedendo ai bellunesi una firma a sostegno.

A spiegare la protesta, a nome anche degli altri sindacati, Oscar Arboit del Siulp. «Si è trattato di una iniziativa nazionale per informare i cittadini sui gravi rischi che sta correndo il nostro diritto alla sicurezza, che l’attuale governo, considerandolo un costo, vuole tagliare», precisa Arboit il quale sottolinea come già adesso la situazione non sia rosea. «Nella nostra provincia il personale promesso non è arrivato, siamo riusciti solo, dopo tante proteste del Siulp, ad ottenere due persone per Cortina per il periodo estivo».

«La manovra correttiva varata dal Governo ha operato un taglio proprio al diritto di sicurezza pregiudicando, in modo grave, la funzione di polizia, oltre all’impegno di uomini e di donne che quotidianamente si sacrificano per garantire la sicurezza pubblica e il contrastato alla criminalità», prosegue l’esponente del Siulp.

Tagli indiscriminati che, secondo il sindacato, obbligheranno «alla riduzione delle volanti per il controllo del territorio, alla chiusura dei commissariati e delle stazioni, al decurtamento dei fondi per espellere gli stranieri clandestini. Cioè non saranno più ammesse, praticamente, le missioni per accompagnare a casa i clandestini». E cosa dire poi del taglio dei fondi per le pulizie e degli affitti delle caserme?

«Inconcepibile la mannaia sugli stipendi dei poliziotti, prevista per migliaia di euro nel prossimo triennio», scrivono nel volantino.

Una manovra che colpisce, quindi, la sicurezza. Per questo», continua Arboit, «abbiamo chiesto alla popolazione di firmare questo appello, per aiutarci a eliminare gli sprechi, per sostenerci nel mantere un sistema che garantisca efficacemente la nostra sicurezza».

E la gente ha risposto numerosa. «Nei prossimi giorni invieremo questi volantini firmati al Governo, come presa d’atto di come la gente si opponga a questa manovra che va a scapito proprio dei cittadini».

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