Belluno: lite in giunta sui tagli alla cultura
Il taglio drastico ai fondi della cultura non è piaciuto all’assessore Maria Grazia Passuello che, dopo la giunta di martedì, ha preparato la lettera di dimissioni
Il sindaco Prade
BELLUNO.
Il taglio drastico ai fondi della cultura non è piaciuto all’assessore Maria Grazia Passuello che, dopo la giunta di martedì, ha preparato la lettera di dimissioni. «Era stato ampiamente ridotto il budget già l’anno scorso, portandolo a 90mila euro, ma quest’anno è stato praticamente azzerato. Coi 22mila euro a mia disposizione potrò fare solo “Oltre le vette”». A ribattere è l’assessore al bilancio Tiziana Martire: «Questa somma ci è stata imposta dallo Stato».
In difesa della cultura.
«Ci sono valori fondanti della nostra civiltà che vanno rispettati, approfonditi e diffusi», spiega Passuello, «perché diventino patrimonio comune e la cultura è sicuramente tra questi. La cultura è ciò che determina i comportamenti individuali, vale a dire un insieme di identità, di valori, di conoscenze disponibili e di competenze possedute a livello generale o a livello individuale».
«L’eccessiva limitazione della spesa su attività e servizi culturali a cui stiamo assistendo, porterà solo a riflessi negativi con danni a carico soprattutto delle generazioni future», sottolinea ancora l’assessore. «Anche una bozza di bilancio di previsione del Comune capoluogo deve quindi tener conto di queste considerazioni generali. L’azzeramento delle risorse sulle manifestazioni culturali ha determinato la mia grande difficoltà, combattuta tra l’approvazione di un programma generale che rappresenta l’azione di governo della coalizione di centrodestra e il dover rispondere a un preciso mandato su delega del sindaco in termini culturali, sull’azione di valorizzazione, di coordinamento e di progettazione per la città e il suo territorio».
«Alla fine ho agito, privilegiando la coerenza sull’azione da me svolta in questi anni, sul mandato elettorale ottenuto dal voto dei cittadini e sulle deleghe del sindaco. E’ proprio per queste persone, per le tante associazioni culturali che operano sul territorio, che non potuto approvare un taglio di tali proporzioni. Ho agito per difendere la pluralità di interessi presente in città, la gratuità dell’agire di tanti soggetti che credono, come me, che con la cultura c’è una società migliore». A questo punto Passuello annuncia che chiederà un confronto con il gruppo del Pdl.
La replica della Martire.
«Sono consapevole che la situazione è pesante, che c’è un disagio nel gestire le manifestazioni senza la tranquillità di avere dei soldi a monte, ma questi sono i tagli che ci vengono imposti dalla Finanziaria, che ci ha tolto 950mila euro di trasferimenti e ci ha imposto una riduzione di 209mila euro nel recupero immobiliare. E c’è poi il decreto 78 che fissa un tetto di spesa per questi eventi», spiega l’assessore al bilancio Tiziana Martire.
«Praticamente ci hanno tolto la parte mobile del bilancio, con quello che abbiamo possiamo garantire soltanto i servizi essenziali e le manutenzioni. Se ci saranno altri progetti gli assessori li dovranno portare avanti cercando risorse altrove».
«Il tetto massimo previsto dalla legge per le manifestazioni nel 2011 è di 32mila euro; 22mila andranno alla cultura».
Il sindaco Prade.
Della stessa opinione il sindaco Antonio Prade. «Lavoreremo per trovare altre risorse. Sono sicuro che le paventate dimissioni dell’assessore Passuello sono soltanto il frutto di un momento di sconforto», sottolinea il primo cittadino, che prosegue: «È la stessa legge Tremonti che prevede vincoli particolari proprio nell’ambito culturale. Dispiace questo, ma il bilancio era stato discusso molte volte con gli assessori e con il gruppo di maggioranza. Di queste cose erano a conoscenza tutti».
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