Belluno, l'orso Dino è tornatoArnie distrutte, trovate le sue tracce
L’orso è tornato, e si aggira per Bolzano Bellunese. Lo dimostra la scoperta della signora Giovannina Viel, che vive poco lontano dal ristorante Case Bortot e che ha trovato una delle sue arnie devastata, ma le galline del vicino pollaio ancora vive e vegete
BELLUNO.
L’orso è tornato, e si aggira per Bolzano Bellunese. Lo dimostra la scoperta della signora Giovannina Viel, che vive poco lontano dal ristorante Case Bortot e che ieri mattina ha trovato una delle sue arnie devastata, il miele sparito ma, per fortuna, le galline del vicino pollaio ancora vive e vegete.
Immediata la chiamata alla Polizia provinciale, che ha effettuato un sopralluogo a Bolzano Bellunese per capire se i danni fossero stati provocati veramente da un orso. Il rinvenimento di alcuni peli dimostrerebbe con certezza che il visitatore affamato è proprio un orso.
Non si sa, però, se si tratti di Dino, che fino a qualche giorno fa si trovava nella zona di Asiago, dove aveva fatto razzie in diverse fattorie, uccidendo asini e galline (l’orso è uscito da poco dal letargo, ed è parecchio affamato).
Contro la sua presenza si era levata la voce dei residenti, e forse Dino, vista la mala parata, se l’è data a gambe per tornare nella terra dove già aveva trascorso alcuni mesi l’anno scorso e dove ha svernato.
Fortunatamente uno dei peli recuperati dagli agenti della polizia provinciale è dotato di bulbo, il che consentirà di estrarre il Dna e di verificare se quello che si aggira per Bolzano Bellunese è l’M5 (nome tecnico di Dino) o un altro esemplare. Pare infatti che siano due quelli che vagano tra monti e valli del Bellunese: esaminando le diverse segnalazioni pervenute negli ultimi giorni si deduce che, oltre a Dino, c’è un altro plantigrade, che è stato avvistato tra Landro (Alto Adige), San Vito e Sappada (l’altro ieri). L’esemplare che si è nutrito del miele della signora Viel potrebbe essere dunque Dino.
L’incursione si è verificata nella notte tra venerdì e ieri, e ha messo in apprensione la signora Giovannina, che vive sola, che è sicuramente spaventata ma anche molto arrabbiata.
Delle due arnie presenti, l’orso ne ha distrutta una, ripulendola di tutto il miele presente, circa 10 chili. Nessun interesse, invece, per le galline che si trovavano a pochi passi, e che non sono diventate il lauto pasto dell’animale. Un comportamento diverso da quello tenuto dall’orso quando faceva razzie nel Vicentino: lì infatti ha ucciso degli asini anche senza cibarsene. Oggi intanto, nell’attesa di scoprire l’identità dell’orso, la polizia provinciale, su richiesta della famiglia Viel, allestirà una recinzione elettrificata attorno all’area dove la signora Giovannina e il figlio stanno provvedendo a ricostruire le arnie, in modo da evitare nuove incursioni e brutte sorprese mattutine.
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