Belluno. Musica all’interno dei bar fino alle 24

Firmato ieri il decreto del sindaco. Vietato l’intrattenimento all’esterno se non in certe giornate e la pubblicità di dj
La piazza dei martiri di Belluno
La piazza dei martiri di Belluno

BELLUNO. Musica nei bar di tutto il comune di Belluno soltanto fino a mezzanotte e all’interno dei locali. Vietata quella all’esterno, ad eccezione di alcune particolari giornate. Vietata anche la pubblicità di dj o gruppi. Chi vorrà organizzare un evento particolare dovrà chiedere l’autorizzazione all’amministrazione comunale che valuterà di volta in volta.

Questi i punti contenuti nel decreto firmato ieri dal sindaco Antonio Prade che vuole mettere fine così alle polemiche sorte nelle settimane scorse dopo l’ordinanza restrittiva che aveva interessato dapprima i locali di via Mezzaterra, poi anche quelli del centro storico. «Si tratta di un provvedimento per la normale vivibilità della nostra città», ha precisato il primo cittadino, «che cerca di tutelare sia chi lavora sia chi ci vive e ha diritto di riposare. E’ un decreto che nasce dal confronto coi commercianti e che riguarda tutto il territorio comunale per evitare situazioni di migrazioni degli avventori che possano creare pregiudizio, ma è anche un appello alla responsabilità e all’autoresponsabilità perché non vogliamo procedere con provvedimenti restrittivi. Abbiamo ricevuto tante lamentele per l’alto volume della musica nei locali. Si è esagerato e serviva regolare questa situazione».

Se la musica interna dovrà finire entro le 24, la prima deroga si avrà per la notte del 31 dicembre quando gli intrattenimenti e l’utilizzo degli impianti di diffusione sonora dovranno cessare inderogabilmente alle 6. Si potrà fare musica all’esterno dei locali soltanto in determinate circostanze come la sagra dei Fisc’iot, la fiera di San Martino e in manifestazioni approvate dalla giunta comunale.

Ma per giungere a questo decreto l’amministrazione comunale è partita dalla definizione di piccolo intrattenimento, come ha spiegato il funzionario del settore attività produttive, Paolo Vignola. «Questo è regolarizzato dalla legge regionale 29/2007, e intende quelli senza ballo in sale dove la gente accede per la consumazione senza elementi atti a trasformare l’esercizio in locale di pubblico spettacolo o intrattenimento, compresa la pubblicizzazione dell’intrattenimento. Il numero massimo di persone ammesse non può essere superiore a 100 comprese quelle all’esterno del locale. Per fare piccolo intrattenimento si dovranno rispettare le norme sulla sicurezza, prevenzione incendi e di tutela dell’inquinamento acustico. Inoltre, per chi farà intrattenimento musicale, dopo le 22 la diffusione sonora dovrà essere particolarmente moderata e a porte chiuse. Se uno vorrà installare impianti di amplificazione sonora all’esterno per la diffusione di musica di sottofondo dovrà chiedere permesso al Comune».

«Si è cercato di disciplinare il piccolo intrattenimento per contemperare le esigenze dei commercianti e quelle dei cittadini. Serve un po’ di buon senso per far funzionare questa situazione», ha detto anche il comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca’.

Per chi non rispetterà i limiti imposti dal decreto, ci sarà una sanzione pecuniaria dai 25 ai 500 euro.

Inoltre il sindaco, coi gestori recidivi, potrà giungere a vietare la musica oppure ridurre l’orario di apertura dell’esercizio pubblico stesso.

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