Belluno, mutui sospesi per centinaia di milioni

Tante le richieste arrivate da imprese e privati, che sono state accolte dalle banche. Task force al lavoro anche nei festivi
Person counting cash
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BELLUNO. Sono tante le richieste di moratoria sui mutui avanzate da aziende e privati a seguito dell’emergenza Coronavirus. Un blocco spesso totale delle attività economiche che ha reso difficile, in molti casi, onorare la rata del mutuo.

Tant’è che il decreto Cura Italia ha previsto e normato la sospensione di questi pagamenti. Così «sono state al momento oltre 700 – comunicano da CortinaBanca – le richieste di moratoria per le rate dei mutui che abbiamo già accolto dall’inizio dell’emergenza Covid-19, per un totale di 93 milioni di euro di finanziamenti. Il 60% circa di queste moratorie rientra in quelle previste dal decreto “Cura Italia”, le restanti fanno parte, invece, degli interventi che il nostro istituto ha da subito messo a disposizione dei propri clienti per fronteggiare le sopravvenute difficoltà finanziarie».

Per Sparkasse, Cassa di risparmio di Bolzano, il numero delle moratorie in provincia di Belluno supera le 500, le rate sospese equivalgono a 7,6 milioni di euro, per un debito residuo di 49,1 milioni di euro; per quanto riguarda il numero di pratiche – precisa Mauro Danuso, responsabile Area Imprese Veneto – si tratta di privati per circa il 70% e di aziende per il restante 30%. A livello di importi, invece, la percentuale si inverte: circa 1/3 sono privati e 2/3 aziende. Abbiamo seguito le imprese in tutte le loro esigenze, in una fase davvero critica. Qual è la condizione degli imprenditori? Direi che il blocco delle attività si è sentito molto, come ovvio, ed alla ripresa vedo più speranza che ottimismo. Peraltro devo constatare che a fine maggio gli insoluti sono nella norma e questo fa ben sperare».

Nella sola provincia di Belluno, UniCredit fa sapere di aver concesso oltre 800 moratorie, tra imprese e privati, per un volume di circa 60 milioni di euro di finanziamenti residui. In dettaglio, circa 200 moratorie per privati, per un totale di 17 milioni di euro, e circa 600 imprese per 43 milioni di euro.

«In questo frangente – spiega Vittorio Pucella, capo-area Volksbank per le province di Belluno, Treviso e Pordenone – era importante essere agili e bravi nello stare accanto ai nostri clienti, che si sono trovati a vivere una fase di indubbia difficoltà. Va detto che trattandosi soprattutto di una questione organizzativa, ha rappresentato anche un test probante per valutare l’ottimo grado di digitalizzazione della nostra struttura. Fin da subito, Volksbank, ad esempio, ha costituito una task force interna per affrontare tutte le questioni inerenti al Coronavirus, con un grosso impegno e la proposta di ben 15 prodotti dedicati al Covid-19. Insomma era importante che i clienti, visto il blocco di quasi tutte le attività, potessero presentare le richieste da remoto e che si potessero perfezionare concessioni anche a distanza, utilizzando pec e firma digitale. Poi abbiamo fatto anche molta formazione a distanza».

Quante le moratorie a Belluno per la vostra banca? «Per quanto riguarda le imprese, a Belluno abbiamo valutato ben 652 posizioni, per un totale di 75, 5 milioni di euro di debito residuo; per i privati, invece, 702 posizioni con 47, 7 milioni di debito residuo».

«Fondamentale anche per noi – conferma Marco Magnanini, responsabile Area Retail Nord-Est di Sparkasse – è stato dare un segnale immediato ai nostri clienti: li abbiamo chiamati, li abbiamo seguiti, soprattutto abbiamo chiarito loro i termini esatti dell’intervento. Molti, ad esempio, davano per scontato che fosse tutto automatico, pensavano che le rate venissero sospese d’ufficio. Ed invece era necessario farsi avanti, chiedere l’intervento alla banca. Una nostra task force ha lavorato sabato e domenica compresi, perché siamo una banca del territorio ed era fondamentale dare risposte pronte ed esaustive in un mondo che d’un tratto è completamente cambiato con il lockdown».

«Nel quadro delle misure finanziarie messe in atto per sostenere il territorio della provincia di Belluno, a seguito dell’epidemia di Covid-19 – specificano dalla Banca Prealpi SanBiagio – sono state finora deliberate dal nostro istituto moratorie per complessivo debito residuo pari a 22.907.301 euro. Il dato è riferito alle moratorie istruite dalle filiali di Belluno, Sedico e Feltre. Le procedure e le modalità operative implementate dalla Banca sono snelle e attente alle necessità determinate dal fenomeno pandemico e il lavoro continua a procedere serrato per fornire risposte pronte e concrete a soci e clienti del territorio».

«Bravissimi davvero tutti i nostri collaboratori – riprende Vittorio Pucella di Volksbank – per la dedizione che hanno dimostrato; anche quando le filiali sono state chiuse al pubblico, abbiamo comunque sempre lavorato per accelerare le pratiche».

«Anche noi di CortinaBanca abbiamo subito attivato tutte le misure e gli strumenti adeguati per sostenere i nostri clienti e soci in questo difficile momento. La Banca si sta impegnando per soddisfare le richieste di finanziamento a seguito delle misure varate dal Governo con i decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, sia per quanto riguarda i mutui con garanzia statale, con oltre 140 richieste esaminate fino ad ora, sia relativamente alle richieste di garanzie specifiche per il settore turistico-alberghiero e alle procedure per l’anticipo ai lavoratori della Cassa Integrazione».

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