Belluno: non solo cioccolata, il bar sociale Nina Kakaw cambia sede

Il locale pensato per sostenere le donne si è spostato in via Agordo. Minate: «Qui ritrovano la propria stima»

 

Foto di gruppo dietro il bancone del bar cioccolateria Nina Kakaw
Foto di gruppo dietro il bancone del bar cioccolateria Nina Kakaw

Uno spazio, un piccolo angolo d’Amazzonia, dove la pausa caffè incontra il cioccolato. Da ieri Belluno ce l’ha: in via Agordo 7/b, Nina Kakaw ha inaugurato la sua caffetteria cioccolateria sociale. Il progetto coltivato da Sara Miante, Bruno Selvestrel, Elena Dal Piva e Marika Rossetto si allarga e apre una nuova sede, rispetto a quella precedente di via Matteotti più grande e rispondente agli obiettivi di sostenibilità, inclusione e qualità. Ampliando così spazi e orizzonti. Per festeggiare questo nuovo inizio, i quattro ragazzi hanno offerto ai propri ormai affezionati clienti – in un clima accogliente, pieno di buon umore e altrettanto professionale – una giornata ricca di proposte.

Alla mattina, dopo una breve ed informale presentazione, una colazione con il caffè “Women in Coffee” abbinato a pane artigianale con nibs di cacao e crema spalmabile CioccoNina 45% nocciola. E, subito dopo, tour guidati al laboratorio. Nel pomeriggio, poi, una pausa golosa con infuso di cacao accompagnato da una fetta di torta artigianale realizzata con pregiato cacao monorigine. E in serata un aperitivo analcolico dove il cacao si unisce a sapori freschi e sorprendenti, con mocktail abbinati a stuzzichini artigianali ispirati all’Amazzonia.

«Rispetto alla sede di via Matteotti, che era solo punto vendita, grazie a quest’ampliamento potremo accogliere un numero maggiore di donne in situazioni di svantaggio, offrendo loro più opportunità di formazione e inserimento lavorativo, oltre che diversificare un po’ l’offerta», spiega Sara Miante, presidente di Nina Kakaw. «In questa nuova sede, a queste donne offriamo soprattutto di interagire con i clienti: un modo per loro, che spesso hanno vissuto in situazioni di isolamento, di riacquisire stima di se stesse e nell’approcciarsi alle persone. E l’opportunità di rafforzare o sviluppare le competenze linguistiche. E tecniche, rispetto alla vendita, alla gestione di una cassa, fare un caffè o un cappuccino. Tutte competenze spendibili anche in altre realtà». «Quanto ai prodotti, invece», continua Miante, «continuiamo a proporre tutti i nostri prodotti al cioccolato: dalle barrette alle praline alle fave di cacao, cui abbiamo aggiunto ora dolci e torte di diverso tipo. E realizzeremo anche piatti salati per le pause pranzo e aperitivi analcolici, sempre con richiamo all’Amazzonia». —

i.f.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi