Belluno: «Non vendete la prefettura»

L'opposizione contesta il piano delle alienazioni
Palazzo Piloni, sede della Provincia
Palazzo Piloni, sede della Provincia
BELLUNO.
No alla vendita del Palazzo dei Rettori. L'opposizione frena il piano delle alineazioni della Provincia, che ha messo a bilancio i 9,9 milioni di euro che potrebbero arrivare dalla cessione della Prefettura al ministero dell'Interno. Per la minoranza la scelta è inammissibile, soprattutto perché si tratta di un palazzo di grande valore storico.

Nel piano delle alineazioni presentato ieri pomeriggio ci sono anche la vendita dell'edificio di via Caffi e dell'ex caserma dei carabinieri di Feltre e su questo l'opposizione non fa obiezioni, ma sulla prefettura il no è secco: «Li abbiamo ammoniti dal mettere il Palazzo dei Rettori nel piano», dice Renzo Crosato, capogruppo del Pd dopo la commissione bilancio di ieri. «All'inizio pensavamo fosse una boutade, ma ora è un atto scritto e non vorrei che pensassero di chiudere il bilancio in questo modo. Scherzano col fuoco: non si può mettere in vendita un patrimonio storico e artistico tanto importante, nemmeno per finta. Secondo noi è un'operazione di facciata che serve solo a far tornare i conti, ma questo significa che lo stanziamento straordinario chiesto al governo e promesso dai parlamentari bellunesi del centrodestra non arriverà», prosegue Crosato. «Se questo è il modo in cui pensano di gestire il patrimonio assegnato loro in via provvisoria, c'è da mettersi le mani sui capelli».

L'assessore al bilancio Michele Carbogno rassicura: «L'alienazione della prefettura non è funzionale alla chiusura del bilancio, ma rientra in un piano di riduzione delle spese assolutamente indispensabile per la Provincia. Nel medio termine le entrate date dall'affitto di quel palazzo sono inferiori ai costi di manutenzione. Inoltre non stiamo mettendo sul mercato la prefettura: vogliamo venderla al ministero dell'Interno che da molti anni è l'unico fruitore del Palazzo dei Rettori, che quindi, anche in futuro, rimarrà sempre un patrimonio dello Stato e quindi di tutta la città».

La preoccupazione per il bilancio della Provincia, ancora da approvare, tuttavia è alta. Il governo ha concesso una proroga a fine giugno, con la prospettiva di assegnare uno stanziamento straordinario che copra tagli tali da lasciare un buco di 8 milioni di euro. Lo stanziamento però dovrebbe arrivare entro poche settimane per poter rientrare a bilancio nei tempi tecnici.

Lo sottolinea il consigliere del Pd Claudia Bettiol che non vuole sollevare la polemica, ma chiede risposte: «Il 30 giugno sta arrivando e non si sa ancora nulla degli 8 milioni di euro promessi. Il governo ha davvero intenzione di stanziarli o no? La Provincia e i parlamentari bellunesi del centrodestra che hanno assicurato il loro impegno, stanno lavorando per ottenere i soldi? Non voglio polemizzare, ma abbiamo il diritto di saperlo, perché la Provincia ha il compito di sostenere il tessuto socio economico del territorio, non può essere lasciata senza risorse. Ci dicano la verità».

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