Belluno: occhiali nel "made in", la Regione chiama l'Ue

La mozione di Toscani ottiene il placet dell'intera maggioranza
BELLUNO.
Il documento era stato presentato all'indomani della doccia fredda arrivata da Bruxelles e in questi giorni ha ottenuto l'appoggio dell'intera maggioranza in consiglio regionale. Parte in discesa il percorso della mozione urgente sul "made in" rivolta dal consigliere Matteo Toscani alla giunta Zaia.  L'atto politico chiede che l'esecutivo si impegni a chiedere all'Ue il reinserimento degli occhiali tra i prodotti da tutelare con la nuova normativa.  Da palazzo Ferro Fini spiegano come «Lega e Pdl si siano schierate a difesa delle produzioni locali, contro la concorrenza spesso sleale dei paesi extracomunitari, in particolare della Cina».  Ma la questione per Toscani, oggi più che mai, è occupazionale: «Se il momento più difficile della crisi economica e finanziaria sembra essere alle spalle - commenta Toscani - a preoccupare adesso è soprattutto l'incremento del tasso di disoccupazione».  A questo punto, il consigliere cadorino snocciola alcuni dati: «la disoccupazione in Veneto è salita al sei per cento e le prospettive parlano di un 7,6 per cento. Per questo la politica deve attivarsi con azioni che possono tamponare, se non fermare, l'emorragia occupazionale provocata non solo dal rallentamento dei consumi, ma anche dalla concorrenza di Paesi come la Cina».  Toscani entra poi nel merito dell'esclusione dell'occhiale, definendola «incredibile»: «Questa decisione rischia di accelerare la crisi che si è abbattuta sul distretto ben prima del collasso dell'economia mondiale dello scorso anno» Toscani parla anche di «interessi contrapposti» e della necessità di attivarsi subito: «Non possiamo abbandonare le piccole medie aziende».  Dopo l'esclusione-choc si sono mossi in tanti, a cominciare dalla Camera di Commercio. Lo stesso Paolo Doglioni, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera al presidente di Eurochambres (l'associazione europee delle Camere di Commercio) per chiedere lumi sull'operazione. La stessa lettera è stata inviata anche a Cristiana Muscardini, l'europarlamentare - vicepresidente della Commissione commercio - che è anche relatrice della proposta di legge.  Resta da chiedersi, a questo punto, se i bellunesi riusciranno a far sentire la loro voce a Bruxelles. Vedendo i risultati a Roma e a Venezia, i dubbi sono legittimi. (cr.ar.)

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