Belluno: «Pagate il bollo», ma sono esenti
Stanno arrivando avvisi di accertamento per la tassa sull'auto
Auto in sosta al parcheggio di Lambioi Problemi per chi ha il bollo gratis
BELLUNO.
«Ho comprato una macchina nel 2007» racconta un automobilista inviperito. «E ho rottamato quella vecchia, passando da euro 1 a euro 4. Nel contratto di acquisto della macchina nuova c'era scritto che avrei usufruito dell'esenzione del bollo per tre anni, grazie alla legge sugli ecoincentivi entrata in vigore nel 2006». Una possibilità di cui hanno usufruito centinaia, migliaia di italiani, moltissimi i bellunesi.
E in base alla legge, per tre anni questi automobilisti non dovevano pagare il bollo auto. Ma questa certezza si è frantumata nei giorni scorsi, con l'arrivo di un avviso di accertamento da parte della Regione, nel quale si impone all'automobilista di pagare il bollo del 2007, oltre alle sanzioni e agli interessi, per un totale di 150 euro e spiccioli. Ovviamente nei prossimi anni dovrebbero arrivare gli avvisi di accertamento per gli anni successivi.
«Mi sono attaccato al telefono e ho chiamato la Regione per cercare di capirci qualcosa». Per quel che sa il nostro lettore, al momento dell'acquisto dell'auto, il venditore ha inviato al ministero dell'Industria la documentazione che attestava il diritto all'esenzione. E poi il ministero avrebbe dovuto far sapere alle Regioni (a cui bisogna pagare il bollo auto) chi aveva diritto e chi non lo aveva a non pagare la tassa.
Che cosa è successo dunque? «In Regione mi hanno detto che il ministero non ha trasmesso l'elenco di chi era esente e quindi loro hanno l'obbligo di inviare l'avviso di accertamento. Tocca a me ora inviare a Venezia la documentazione necessaria. Io ho il contratto di acquisto. Ma sarà sufficiente?».
L'incazzatura del lettore va oltre: «Prima di mandare questi avvisi di accertamento, la Regione avrebbe dovuto chiedere al ministero i documenti necessari, senza mettere in mezzo i cittadini. Penso che ci siano tanti altri utenti coinvolti, magari qualche persona anziana che non si ricorda più i termini del contratto o ha perso le carte».
Nell'avviso di accertamento, si fa riferimento alla legge sugli ecoincentivi, si dice in pratica che il destinatario dell'avviso potrebbe essere tra i beneficiati, ma che deve comunque dimostrarlo inviando tutta la documentazione. L'accertamento non è la multa vera e propria che arriverà in seguito, nel caso in cui l'utente non risponda.
Non è il primo avviso di questo genere che arriva in provincia. Si va ad ondate. Ce ne sono state nei mesi scorsi, ed ora ce n'è una nuova. Quanti di coloro che ricevono gli avvisi pagano anche se hanno ragione, solo per non riuscire a trovare i documenti necessari o per timore che comunque prima o poi saranno costretti a pagare?
E' l'Italia delle ingiustizie.
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