Un palaghiaccio a Belluno? «Servono almeno 7 milioni»

 

Il sindaco Oscar De Pellegrin: «C’è entusiasmo e a noi piacerebbe, ma bisogna ragionare sulle priorità. In questo momento non ci sono le condizioni»

Il palaghiaccio di Belluno durante le Universiadi del 1985
Il palaghiaccio di Belluno durante le Universiadi del 1985

a volontà di riportare a Belluno una struttura per praticare sport su ghiaccio c’è. A mancare sono i fondi. Servono almeno sei o sette milioni per costruire un palaghiaccio, «con una struttura base» premette il sindaco Oscar De Pellegrin. «Bisogna trovare una linea di finanziamento. Il Pnrr? Purtroppo non ha questo filone di interventi».

De Pellegrin è uomo di sport, ma è da sindaco che parla quando gli si chiede se la sua amministrazione stia quantomeno pensando a ridare a Belluno quel palaghiaccio che aveva, fino all’inizio degli anni Duemila. Prima che la struttura di Lambioi, costruita a tempo di record per le Universiadi del 1985, venisse prima chiusa (era il 2002) e poi riconvertita in palazzetto, la Spes Arena (oggi Vhv Arena).

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«Da sportivo, visto il grande entusiasmo che c’è stato per la pista da ghiaccio in piazza dei Martiri durante il periodo delle festività, le tante realtà che gravitano nel settore ghiaccio e il bacino di utenza che avremmo, dico che non è affatto sbagliato pensare di rifare un palaghiaccio in città. Ci stiamo pensando da tempo. Ma fra il dire e il fare, purtroppo...». C’è di mezzo il mare, dice un famoso proverbio.

E il mare in questo caso è fatto di quattrini. «Ci piacerebbe molto fare un palaghiaccio, ma in questo momento non ci sono le condizioni».

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L’amministrazione ci pensa da tempo, da quando si è insediata, a uno stadio del ghiaccio in città. «Ma bisogna avere i soldi per fare certi investimenti. E avere anche un piano di gestione, perché poi gli impianti vanno gestiti».

Quanto costerebbe costruire uno stadio del ghiaccio nel capoluogo? «Fra i sei e i sette milioni di euro, come base», prosegue il sindaco. «Poi si può solo salire come importi. Bisogna trovare una linea di finanziamento».

Anche l’assessore Monica Mazzoccoli è una donna di sport. E anche lei sorride nel constatare l’entusiasmo che si è sviluppato attorno alla pista da ghiaccio in centro storico nel periodo natalizio. «È bello vedere tanto interesse verso gli sport sul ghiaccio, che sono completi, di squadra e di alto profilo formativo per i giovani», premette. «Sono felice che la permanenza della pista sia stata prolungata, per tutti i ragazzi che la usano nel pomeriggio e per le scuole, che la frequentano al mattino. Fare un nuovo palaghiaccio a Belluno? Eh...», tira un mezzo sospiro l’assessore. «Servono somme ingenti. Come amministrazione valuteremo la scala delle priorità, come necessariamente dobbiamo fare».

E la priorità, chiosa il sindaco De Pellegrin, «oggi è la Spes Arena». Impianto che ha bisogno di costosi lavori di ammodernamento, per pagare i quali il Comune ha partecipato anche all’ultimo bando regionale sull’impiantistica sportiva.

«Al palaghiaccio ci pensiamo. Ma da qui a realizzarlo...», conclude il sindaco.

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