Presentate a Belluno le attività regionali 2024 in materia di Ambiente
L’assessore Bottacin: «Fatti numerosi interventi e pronti a partire con nuovi cantieri»

Nuovi interventi di messa in sicurezza su tutto il territorio bellunese, con un focus particolare sull’installazione di paravalanghe e sull’avvio dei lavori dedicati al torrente Tesa in Alpago e al Bigontina a Cortina.
Questa mattina, nella sede del Genio Civile di Belluno, l’assessore all’Ambiente e Protezione civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha annunciato alcuni interventi che saranno realizzati sul territorio bellunese nel 2025, ed ha fatto un punto sulle attività svolte durante il 2024 in materia di ambiente e protezione del suolo.
Nel 2024, relativamente alle materie inerenti la Difesa del suolo e della costa, connesse alla riduzione del rischio di dissesto idrogeologico, sono continuati sia gli interventi previsti dai programmi annuali delle strutture territoriali dei Geni Civili e dei Servizi forestali, che hanno pianificato lavori per 41 milioni di euro, ma anche interventi straordinari in attuazione di ordinanze e leggi speciali (67 milioni di euro), che portano a un totale complessivo di 108 milioni di euro.
Sono stati attivati dai Servizi forestali 15 cantieri di grosse dimensioni per un valore di 14 milioni di euro (11 nel Bellunese per un importo complessivo di 13,2 milioni) e 10 progetti di prossima cantierizzazione per 5,4 milioni di euro (di cui 6 nel Bellunese per 2,5 milioni).
A questi si somma la programmazione dei molteplici lavori di dimensioni inferiori, ma non meno importanti, di sistemazione idraulico forestale che per il 2024 ha riguardato ben 101 progettazioni per un valore di 21 milioni di euro (35 interventi nel Bellunese per un impegno economico di 5,4 milioni)
In applicazione della L.R. 27/2020, prosegue l’importante percorso, con positivi riflessi per tutto il territorio regionale ma in maniera esponenziale per il Bellunese, dell’energia gratuita derivante da impianti idroelettrici o in alternativa della sua monetizzazione.
La legge infatti prevede l’obbligo da parte dei titolari delle concessioni di grandi derivazioni di fornire annualmente e gratuitamente alla Regione energia elettrica o di garantire la monetizzazione dell’energia medesima.
La Regione distribuisce dunque alle province venete energia gratuita ricevuta o i proventi derivanti dalla sua monetizzazione.
Il valore di questa partita è mutevole a seconda del calcolo dei costi dell’energia prodotta. Annualmente si stimano circa 30 milioni di euro al territorio regionale, di cui 20 milioni di euro direttamente assegnati a Palazzo Piloni.
«Difficile fare un elenco dei principali interventi da compiere nel 2025», afferma Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile. «Gli interventi più impattanti dal punto di vista della sicurezza e anche visivi li abbiamo già realizzati, come i Serrai di Sottoguda, dove i lavori proseguiranno anche nel 2025 con ulteriori interventi. Abbiamo fatto importanti interventi sul lago di Alleghe e sulla frana di Schiucaz in Alpago. Proseguiamo ora sulla realizzazione di opere come paravalanghe, dove abbiamo investito circa 160 milioni di euro».
«Un altro intervento particolarmente delicato ha riguardato la Chiesa di San Martino», prosegue. «Un intervento complesso dove la progettazione l’ha fatta un ingegnere bellunese e la realizzazione dell’intervento l’ha fatta un’impresa del territorio».
«Nel 2025», conclude, «partiremo poi con un intervento sul torrente Tesa in Alpago e stiamo facendo interventi sul Bigontina a Cortina. Abbiamo molti interventi in fase di progettazione che partiranno a breve, oltre a cantieri già ben avviati».
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