Belluno, scuola media: arrivano cinque professori in più

Mazza (Flc-Cgil): «Ma il ministero ne aveva comunque assegnati 523»
Salvatore Mazza
Salvatore Mazza
BELLUNO. Cinque prof in più per le scuole medie della provincia: questo il dato definitivo a disposizione del Csa per il prossimo anno nelle scuole medie. Ride la provincia di Belluno (unica in regione a guadagnare su un taglio di 88 posti, solo a Padova ha -39) ma non è tutto oro quel che luccica: il ministero aveva fornito un massimo di 523 docenti per le scuole medie e qui con il «budget» assegnato ci si ferma a 481. Non si sa ancora a quali materie si riferiscono, ma è meglio che niente, diranno in molti. Sarà il Csa di Belluno a verificare le classi di concorso di appartenenza. Il pianeta della scuola media si completa con il numero di classi (dai dati dell'11 aprile): 5.586 gli alunni, con la possibilità di formare 285 classi, e il dato della formazione delle classi a tempo prolungato (ipoteticamente 87, ma tutte da verificare). «Il punto positivo consiste nel fatto che Belluno è l'unica provincia del Veneto che paradossalmente non ha un saldo negativo nella distribuzione regionale, che ha tagliato in totale 88 posti di insegnante nelle altre sei province» spiega Salvatore Mazza, segretario regionale Flc Cgil. «Padova ha un meno 39 per esempio, e la stessa Belluno dalla prima informativa di aprile avrebbe dovuto perdere 10 posti sugli 88 in meno previsti in Veneto». Questo l'organico di diritto per la scuola media provinciale, dunque, che «guadagna» 5 prof in più rispetto al 2010, quanto all'organico di fatto (cioè l'effettiva necessità di docenti) questo dovrebbe tenere conto anche dell'incremento del numero di classi o delle variazioni di numero degli alunni ma sarà un confronto che si fa a livello territoriale. Per l'anno 2010/2011 l'organico di diritto prevedeva 476 docenti, per il prossimo ne sono stati assegnati 481, ma altrove è «strage»: da 10.603 docenti in Veneto, si passa a 10.515 (meno 88 persone). Tornando ancora all'organico di fatto, il ministero ha assegnato alla provincia un massimo di 523 posti, la Regione s'è fermata a 481: dunque si possono assegnare altri 42 posti (in base al numero di classi e numero alunni, nel rispetto dell'obiettivo del ministero). Ma la coperta, oltre ad essere sempre corta, è pure un po' bucata: «Se avessimo applicato le stesse regole di un anno fa, a Belluno in organico potevano arrivare 532 posti» continua Mazza «vuol dire che i 481 posti in base al fabbisogno provinciale potevano essere 490: rispetto al fabbisogno reale è un -9. Le altre province piangono doppio perchè non realizzano il fabbisogno ma hanno anche il taglio». Altra novità: sono stati confermati i posti assegnati per l'insegnamento di strumento musicale, posti della carceraria e posti di educazione degli adulti, a livello regionale. Nel caso di Belluno i posti della carceraria si cancellano perchè non ce ne sono, ma ci sono quelli per l'educazione degli adulti (14 come l'anno scorso) e per l'insegnamento dello strumento musicale (13 posti interi più due cattedre esterne, più la possibilità di fare un'altra cattedra con 18 ore residue). «Sono 16 posti in tutto: ma questi non sono aggiuntivi rispetto ai posti di prima» continua Mazza «pur essendo a se stanti, debbono stare sempre nei 523. E' comunque un dato importante perchè è una sensibilità dimostrata per specificità un po' particolari».

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