Belluno: scuola media, spariranno dieci posti
Ce ne sarebbero voluti cinque in più visto l'aumento degli iscritti (+121)
Alcuni studenti delle medie
BELLUNO.
Un altro taglio in vista per le scuole bellunesi. Questa volta a rimetterci sono le secondarie di primo grado, vale a dire le scuole medie. Dieci saranno, infatti, i posti che verranno tagliati il prossimo anno scolastico a fronte di un incremento consistente del numero degli studenti.
Sono queste le cifre rese note ieri dall'Ufficio scolastico regionale ai sindacati di categoria. I dati, come ci tiene a ribadire il segretario veneto della Flc Cgil, Salvatore Mazza «si riferiscono all'inserimento dei numeri trasmessi dalle singole scuole. Se saranno confermati, sarà questo il taglio per la provincia di Belluno».
Ma c'è un particolare. «In base al numero degli studenti del prossimo anno scolastico, che passeranno da 5.465 a 5.586, cioè con un incremento di 121, a Belluno avrebbero dovuto essere assegnati cinque posti in più in organico», sottolinea Mazza che specifica: «Ma per effetto dei tagli questo non solo non avverrà, ma addirittura saranno ulteriormente ridotti i posti. Questo significa che le classi diventeranno sempre più numerose. I presidi dovranno quindi, nei prossimi giorni, verificare se con la disposizione attuale sarà possibile aumentare il numero di studenti per classe, secondo i parametri ministeriali».
Quelle trasmesse ieri dall'Ufficio scolastico regionale sono però «cifre provvisorie passibili di essere modificate entro la fine di aprile, quando saranno verificate le richieste delle singole scuole», ci tiene a ribadire il segretario regionale della Flc Cgil.
In Veneto, per le medie, si taglieranno quindi 88 posti di insegnamento, che salgono a 180 se si aggiungono anche quei 92 posti che erano stati chiesti dalle scuole per l'aumento degli alunni.
Sicuramente dieci posti alle secondarie di primo grado non sono così impattanti come i 52 spariti alle elementari. Ma se si guarda alla percentuale, si nota ancora una volta come sia la provincia di Belluno, insieme con quella di Rovigo, ad avere avuto la peggio. Infatti, di fronte ad un taglio regionale pari allo 0.8%, Belluno deve subirne uno pari al 2.1% (Rovigo è -2.5%)
Nelle altre province le cose sono andate infatti meglio se si confrontano le cifre: a Treviso e Vicenza il taglio sarà dello 0.4%, a Venezia dello 0.3%, a Verona dello 0.5%, a Padova dell'1.8%.
Tempi pieni alle primarie.
Intanto, dopo l'incontro della settimana scorsa tra i sindacati e l'Ufficio scolastico provinciale sulla primaria, dove era emerso che il numero di tempi pieni richiesti dalle scuole non corrispondeva a quello trasmesso all'ufficio regionale, «abbiamo saputo dal vicedirettore regionale che quelli che non sono stati concessi con l'organico di diritto, saranno recuperati con l'organico di fatto, dando risposta a tutte le scuole», precisa il segretario della Cisl Scuola, Nereo Marcon.
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