Belluno. Si stacca lampadina all'acuto dei Pooh, ferito spettatore

Roby Facchinetti con un post su Facebook racconta l'imprevisto durante un concerto al Teatro Comunale. Per fortuna il fan si è procurato solo una ferita leggera

BELLUNO. «Il mondo senza musica sarebbe decisamente meno bello. E anche per noi non risulterebbe così entusiasmante farla se non avessimo un pubblico così caloroso e che ci ha seguito per tutti questi anni». Quasi mezzo secolo di canzoni domenica sera al Comunale, dove Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, storici componenti dei Pooh, hanno portato una delle tappe di “Opera seconda in tour”.

Una serata all’insegna della potenza della musica. E non a caso la band, con un pubblico tutto in piedi e che cantava a squarciagola, ha chiuso lo spettacolo con “Chi fermerà la musica” e intonando le note di una delle canzoni più conosciute, “Piccola Katy”.

Il teatro era stracolmo. Già da più di una settimana i biglietti erano esauriti e la sera del concerto è stato venduto un quantitativo limitato di posti in piedi. Tra platea, galleria e loggione persone di tutte le età. A rendere ancora più suggestivo il concerto la presenza sul palco, insieme ai Pooh, dell’Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno, un organico di una quarantina di elementi. Roby era all’immancabile tastiera, Red al basso e Dodi si è alternato tra chitarra elettrica e classica. Alla batteria il giovane Phil Mer.

La tappa a Belluno è arrivata dopo una tournée di 70 date. Durante la serata i Pooh hanno proposto l’“Opera seconda”, album di successi che non contiene canzoni inedite, ma ripropone vecchi brani in chiave completamente riarrangiata. All’interno del Comunale sono così risuonate le note di “Sara nel sole”, “Maria marea”, “Ci penserò domani”, “In diretta nel vento”.

Piccolo imprevisto mentre il gruppo suonava “Il ragazzo del cielo”, quando si è staccata una lampadina del grosso lampadario centrale e un pezzo di vetro è caduto sulla testa di uno spettatore, che si è procurato solo un piccolo taglio, è uscito un attimo dalla sala ed è poi rientrato. I Pooh hanno sospeso per una decina di minuti il concerto, che poi è ripreso senza nessun intoppo.

L'episodio è stato poi raccontato dallo stesso Roby Facchinetti con un post su Facebook.

roby

L’ultima ora è stata dedicata alle canzoni più note: da “Tanta voglia di lei” a “L’ultima notte di caccia” e “Pensiero”, da “L’aquila e il falco” a “Uomini soli”, passando per brani più recenti come “Dove comincia il sole”.

«Tutte le volte che siamo venuti a Belluno la vostra accoglienza è stata eccezionale», ha sottolineato Red rivolgendosi al pubblico. «È per fans come voi che continuiamo a suonare. Penso anche che questa città e questa provincia siano ingiustamente poco toccate da appuntamenti musicali. Meriterebbero di più». E Roby ha ricordato un aneddoto relativo al concerto della band al Comunale di quasi 40 anni fa. «Abbiamo rischiato di far incendiare tutto», ha detto. «Avevamo infatti preparato il necessario per gli effetti luminosi e i fumi. Solo che hanno preso fuoco prima che iniziassimo lo spettacolo. Per fortuna non è poi successo niente». E i Pooh hanno voluto ringraziare non solo i tantissimi fans e i collaboratori che da sempre li accompagnano, ma anche Valerio Negrini, scomparso a gennaio di quest’anno, fondatore nonché autore dei testi della maggior parte delle canzoni del gruppo.

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