Scatta l’allerta smog a Belluno: fermi i diesel Euro 5, stop ai barbecue
Sforati i limiti delle Pm10 e le previsioni non sono buone. Per rientrare in zona verde servono due giorni di aria pulita

Il superamento dei livelli delle polveri sottili per due giorni consecutivi, e le previsioni delle successive due giornate, fanno scattare l’allerta smog. Da martedì 25 febbraio il capoluogo, come tutto il Veneto, è in fascia arancione, il che significa limiti alla circolazione per i veicoli più inquinanti.
Non potranno viaggiare le auto a gasolio Euro 0, 1, 2, 3, 4 e 5; le auto e i veicoli commerciali per il trasporto merci alimentati a benzina Euro 0, 1 e 2. Per il trasporto merci potranno viaggiare i veicoli diesel dall’Euro 5 in su.
Le limitazioni saranno in vigore fino a quando, per due giorni consecutivi, le Pm10 non saranno sotto i limiti di legge, ovvero 50 microgrammi per mc di aria. A Belluno le centraline Arpav poste a La Cerva e al parco Città di Bologna hanno registrato gli sforamenti nelle giornate di sabato e domenica. Al parco sono state registrate concentrazioni pari a 54 e 67 mg/mc, a La Cerva pari a 53 e 70 mg/mc.
L’Arpav
«Dato che per oggi e domani (24 e 25 febbraio, ndr) sono previste concentrazioni ancora superiori al valore limite di 50 in tutto il Veneto scatta il livello di allerta 1 (arancio)», faceva sapere l’Arpav attraverso il sito internet dell’agenzia. «Per la giornata di mercoledì (domani, ndr) è previsto l’arrivo di una perturbazione di origine atlantica che porterà precipitazioni, le quali favoriranno il dilavamento atmosferico e l’abbattimento delle polveri sottili».
«Tuttavia si ricorda che il rientro al livello di allerta 0 (verde) è possibile solo nel caso di due giorni consecutivi di rispetto» dei limiti di legge. Quindi bisogna attendere che le Pm10 scendano sotto i limiti di legge per due giorni di fila.
L’ordinanza anti-smog
Le restrizioni alla circolazione sono previste nell’ordinanza anti-smog, nell’ambito dell’accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano. Accordo che, una dozzina di anni fa, è stato firmato anche dal Comune di Belluno.
Fino ad oggi non è mai scattato l’allerta arancione in città. Anche con l’allerta verde (ovvero: nessuna allerta) ci sono alcune limitazioni, ma non possono circolare solo i veicoli più vecchi. Con l’allerta arancione, invece, il blocco va ad interessare anche quelli che non sono proprio vecchissimi, se si pensa che le auto a gasolio Euro 5 sono quelle che sono state immatricolate a partire dal 2011 e le Euro 6 invece a partire dal 2015.
Corridoi liberi
Il Comune di Belluno, già con la firma della prima ordinanza aveva previsto una serie di deroghe (ne parliamo nel pezzo a parte) e dei corridoi di libera circolazione. Sono le principali arterie della città, ma anche tutte quelle strade che permettono di raggiungere l’ospedale e i grandi parcheggi del centro, da quello di piazza Piloni a Lambioi.
Si potrà quindi circolare in via Urbano Bolzanio, Alpago, Di Foro, viale Giovanni Paolo I, viale Medaglie d’Oro, il ponte degli alpini, via Internati e deportati e viale Europa; in via Vittorio Veneto, ponte Nuovo, via San Biagio e Lungardo, Sarajevo, dei Dendrofori; da Mussoi si potrà passare per via Cappellari, Col di Lana, Gregorio XVI, Fratelli Rosselli e Travazzoi; in centro sono libere via Tissi, Segato, Cavour, Tasso, Dante, Carducci e via Feltre.
Il perimetro delle limitazioni comprende le frazioni di Cusighe, Cavarzano, Baldenich, Nogarè, Mussoi, Borgo Prà e Borgo Piave, tutto il centro storico e la zona di via Feltre con le vie parallele (Lazzarini, Zais, Boito, ecc.).
Stufe e fuochi
L’allerta arancione comporta modifiche anche per i riscaldamenti nelle case e per le combustioni all’aperto. In merito ai primi, nella zona Valbelluna la temperatura media all’interno di case, uffici, negozi e scuole non potrà superare i 18 grandi (con tolleranza di +2°C); la temperatura scende a 17 gradi (tolleranza +2°C) nella zona Prealpi-Alpi.
C’è inoltre il divieto assoluto di combustione all’aperto di materiale vegetale, anche se fatto nel luogo di produzione per reimpiegare il materiale come sostanza concimante in ambito agricolo. Divieto assoluto anche di accendere falò, barbecue e di scoppiare fuochi d’artificio.
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