Sosta selvaggia al San Martino, multe a primari e dipendenti Ulss
Raffica di sanzioni da parte della polizia locale di Belluno all’interno dell’area di parcheggio dell’ospedale di Belluno

Lunedì da dimenticare per i dipendenti dell’ospedale San Martino di Belluno.
La polizia locale di Belluno, infatti, durante la mattinata del 14 aprile ha redatto una serie di verbali per sosta selvaggia. Peccato che molte di queste sanzioni siano finite sui parabrezza delle auto di dipendenti dell’ospedale, tra cui primari, dirigenti dell’ospedale oltre che ad altri lavoratori.
La cosa non è passata inosservata soprattutto da parte dei dipendenti che, increduli, si sono visti comminare la multa mentre erano al lavoro.
Qualcuno di loro si dice davvero contrariato da quanto accaduto. «Non è possibile che noi lavoratori veniamo multati per aver parcheggiato appena fuori dalle linee di sosta perché non ci sono posti liberi. Noi andiamo all’ospedale per lavorare», ribadiscono alcuni.
Quella della carenza di parcheggi all’interno dell’area di sosta del San Martino è una annosa questione che ora l’attuale direzione strategica sta cercando di risolvere. Sono infatti già pronti i cartelli con la regolamentazione della sosta: il commissario straordinario Giuseppe Dal Ben, infatti, ha previsto una sosta di tre ore con disco orario.
Una soluzione che seguirà anche una riorganizzazione degli stalli con la riserva di posti ad hoc per i dipendenti che oggi, soprattutto se nel turno di mattina, sono costretti ad arrivare un’ora prima all’ospedale per sperare di trovare un posto dove lasciare l’auto.
Seguiranno poi le indicazioni per i posti riservati agli utenti giornalieri della struttura ospedaliera. Ma, in attesa che questa nuova organizzazione venga messa in atto, purtroppo gli stessi dipendenti si trovano anche multati.
«Non ci potevo credere», racconta qualcuno dei lavoratori dell’ospedale, «non è che possiamo venire due ore prima per trovare parcheggio, quando molti posti auto sono occupati anche da chi non c’entra niente con le attività sanitarie. Questo problema va risolto al più presto dall’azienda sanitaria», dicono i dipendenti che dopo aver chiamato la polizia locale di Belluno per chiedere spiegazioni, sono stati costretti a pagare la multa di 29,40 euro per evitare, trascorsi cinque giorni, di trovarsi con una sanzione più alta. «So che anche gli altri dipendenti, tra cui dei primari e dei dirigenti medici, hanno fatto lo stesso, ma non è ammissibile che siamo multati mentre stiamo lavorando».
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