Belluno: spaccio ai minori, un anno e 5 mesi

Condannato un ventitreenne che vendeva hashish per 10 euro al grammo in piazze o davanti alle scuole
Un’aula del tribunale di Belluno
Un’aula del tribunale di Belluno
BELLUNO. «Iniziava» i minorenni all'uso della droga. A "farsi" di spinelli. Il "circuito" dal quale pescava i clienti era quello classico: se li faceva presentare da consumatori, amici e fidanzate (già, perché tra le clienti, sentite a verbale, c'erano pure due sue ex ragazze). Li abbordava all'uscita di scuola e cedeva la droga in piazze e parchi pubblici o nei cortili degli istituti scolastici. Ora S.B., 23 anni di Belluno (difeso dall'avvocato Marinella Pasin), dopo essere stato prima in cella e poi ai domiciliari, è libero ma ha dovuto prima patteggiare la pena di un anno e cinque mesi di reclusione e 1.000 euro di multa. Le accuse: spaccio e cessioni di droga, nell'estate del 2009. Prezzi "popolari". S.B. sapeva benissimo di avere a che fare con minorenni, in particolare studenti. Gente che non poteva permettersi di spendere grosse cifre. E applicava tariffe base: 10 euro al grammo di hashish. "Droga di buona qualità", come hanno riconosciuto, nel corso degli interrogatori, i suoi giovani ma esperti clienti. Clienti "insospettabili". Clienti insospettabili ma col vizietto di "farsi" le canne, quelli del giovane spacciatore bellunese. Tra quelli che sono stati sentiti dalle forze dell'ordine c'erano ragazzini classe 1992, 1993 ed anche 1994. Gente che nell'estate del 2009, all'epoca dei fatti, aveva tra i 17 ed i 15 anni. Il più "anziano" aveva 18 anni compiuti da qualche mese. Ma alle forze dell'ordine ha ammesso candidamente di fare uso di spinelli dall'età di 14 anni. La loro provenienza? Belluno, Sedico, Castellavazzo ed anche Feltre. Tra le clienti anche due ex fidanzatine dell'imputato bellunese. Entrambe hanno ammesso di aver fatto uso di gruppo di spinelli. Uno di loro ha anche confessato di essersi sentita male dopo aver fumato uno spinello e per questo motivo non ne avrebbe più fatto uso da allora. Luoghi di spaccio. Ciò che impressiona maggiormente è che S.B. spacciava alla luce del sole: nelle piazze o davanti alle scuole di Belluno. Nei verbali delle forze dell'ordine i luoghi indicati dagli stessi clienti sono quelli del piazzale della stazione ferroviaria, del piazzale davanti all'istituto scolastico Ippolito Nievo, del parco pubblico Arcobaleno di Cavarzano, o addirittura del parco presso l'asilo "Cairoli" di Belluno. Destinazione Treviso. Il "pusher" di riferimento per S.B. era un nordafricano che spacciava hashish all'ingrosso in centro a Treviso. Con S.B. sono finiti sotto inchiesta altri due complici: D.P., 20 anni di Belluno, e T.E.H., un marocchino di 25 anni, residente a Feltre. La loro vicenda giudiziaria non s'è ancora chiusa.

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