Belluno: teatro, bando pubblicato

Il 12 maggio scorso l’avviso pubblico della gara. Ma ancora non si placano le polemiche. Fiori: «Atto illegittimo». Romanelli: «Tutto regolare»
Il teatro comunale di Belluno
Il teatro comunale di Belluno
BELLUNO. Il bando per la gestione della Fondazione Teatri delle Dolomiti è stato pubblicato giovedì scorso. Entro 30 giorni, i soggetti interessati a partecipare dovranno presentare la loro offerta. Ma sul bando incombe l'opposizione dei consiglieri Benedetto Fiori e Celeste Levis, che chiedono di riunire il consiglio e fare un altro bando. E questa richiesta rischia di inficiare il bando appena pubblicato. Il presidente della Fondazione, Michele Romanelli si dice tranquillo e per nulla intenzionato a ritirare il bando. «L'avviso è stato pubblicato e ad oggi non ho ricevuto alcuna lettera o altro che attesti l'opposizione annunciata dai consiglieri Fiori e Levis, come ho letto nei giornali. E poi, per quanto mi risulta, nulla ci vieta di continuare il nostro iter, anche se ci sarà questo ricorso». Non è dello stesso avviso Fiori: «Il presidente ha deciso di pubblicare il bando, ma noi procederemo. Perchè la votazione del bando non era prevista nell'ordine del giorno della seduta della settimana scorsa. Da quanto ci risulta, l'atto è nullo e l'avviso della gara illegittimo. Se ci saranno problemi, credo che il presidente dovrà assumersi ogni responsabilità». Nel bando si punta molto alla territorialità e si pone come requisito fondamentale la conoscenza del teatro di Belluno. Per chi non abbia mai operato a Belluno, «la Fondazione si rende disponibile a un sopralluogo preliminare alla struttura». Secondo quanto contenuto nel capitolato speciale di gara, inoltre, i soggetti che parteciperanno dovranno dimostrare una «stabilità pluriennale; una regolarità gestionale e amministrativa; una comprovata esperienza di settore, attestata dalle giornate lavorative effettuate nell'ultimo triennio; la comprovata qualificazione professionale del proprio nucleo artistico amministrativo. E anche la documentata e comprovata attività professionale in teatri per dimensioni e giornate annuali di attività». Al vincitore la Fondazione riconoscerà un corrispettivo annuo di 150mila euro; gli altri fruitori del teatro dovranno pagare una somma definita da un tariffario. Per quanto riguarda il punteggio, un occhio di riguardo è previsto per il progetto artistico (20 punti), per il curriculum del direttore artistico e per quello tecnico e organizzativo. Se la società ha la sede legale e operativa nella provincia di Belluno saranno aggiunti altri 5 punti. La commissione, inoltre, si riserva, «a suo insidancabile giudizio, di assegnare fino a un massimo di 10 punti alla presentazione dettagliata di uno o più progetti di coproduzione teatrale con la Fondazione».

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