Belluno, truffa Gd Consulting: ora gli imputati sperano
Una nuova norma potrebbe sgretolare il quadro delle accuse
Il tribunale di Belluno
BELLUNO. Un decreto legislativo di nuovo conio potrebbe cambiare le sorti del più grosso procedimento per truffa che si sia mai consumato in provincia. Colpo di scena nell'affaire della Gd Consulting. Ieri, davanti al gup dovevano essere ammesse alcune richieste di patteggiamento eccellenti - tra cui quella del numero due dell'organizzazione Roberto Bortolotto - in realtà magistrati e legali hanno dovuto fare i conti con una nuova normativa in vigore da settembre e che potrebbe cambiare le carte in tavola. Da qui la sospensione del gup Federico Montalto: si ritorna in aula il 4 febbraio 2011. Incredulità tra i risparmiatori, parti offese nel procedimento. La questione è solo apparentemente tecnica: tutto ruota attorno alla disciplina sull'intermediazione in cambi, una delle attività "proibite" portate avanti dagli operatori della Gd Consulting. Il recente decreto - introdotto per "semplificare" il settore - ha dettato nuove regole, andando a incidere sia sul testo unico bancario del 1993 sia su una norma del 1997. Per alcuni difensori dei soggetti in attesa di patteggiamento la novità giuridica andrebbe sia ad abrogare che ad abolire le disposizioni secondo cui è vietata l'attività di intermediazione in cambi per quei soggetti non iscritti all'Uic, l'ufficio italiano degli agenti di cambio. Nessuno degli indagati della Gd lo era. Davanti al gup, l'interpretazione della difesa è stata criticata dagli avvocati di parte civile, secondo cui, invece, il reato finanziario sia stato solo abrogato ma non abolito. In pratica, ci sarebbe un vuoto normativo, che consentirebbe l'applicazione di un'altra normativa, ovvero il testo unico sull'intermediazione finanziaria del 1998, in particolare l'articolo 166. La questione - hanno spiegato alcuni avvocati - è tutt'altro che pacifica e riguarda da vicino la "geografia" dei capi d'imputazione. Se infatti venisse accolta la tesi delle difese, molte posizioni cadrebbero sotto il peso del nuovo decreto. E questo varrebbe sia per i soggetti che vogliono il patteggiamento sia per chi rimane in giudizio. Un eventuale accoglimento potrebbe azzerare le tante posizioni minori del procedimento - i pesci piccoli dell'organizzazione - ma anche le presunte teste pensanti, che potrebbero vedersi "alleggeriti" di un bel peso. L'associazione a delinquere, per esempio, era finalizzata anche alla intermediazione in cambi. Di certo, per gup, pm e avvocati, sarà un Natale chino sui nuovi codici. La novità è emersa solo venerdì - durante l'udienza preliminare del primo troncone della vicenda - e ieri è stata proposta in tutta la sua attualità. Per la Gd si tratta dell'ennesimo ostacolo: sono passati più di più di cinque anni da quando la Finanza iniziò a indagare su una finanziaria che prometteva interessi fino al 25%. Nel maggio 2006 una raffica di arresti e denunce, poi il procedimento con le sue centinaia di parti offese, che ora sono ripiombate nell'incertezza e nella sfiducia.
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