Casi di tumore in aumento nel Bellunese: «Si approfondiscano le cause»

A chiederlo a gran voce alle istituzioni competenti è il Comitato Respira Feltre. Non possiamo credere che certe neoplasie siano dovute solo agli stili di vita»

Paola Dall'Anese
Una paziente si sottopone ad una cura antitumorale
Una paziente si sottopone ad una cura antitumorale

«Chiediamo che venga condotta una vera indagine epidemiologica nella nostra provincia per indagare le cause dell’aumento di determinate forme tumorali».

A lanciare la richiesta alle istituzioni è il Comitato Respira Feltre all’indomani della pubblicazione dei dati sui nuovi casi di neoplasie stimate nel 2023 da parte del Registro Tumori del Veneto.

Dati che parlano di un aumento dei casi e dell’incremento di certe forme di tumore rispetto agli anni precedenti e rispetto al Veneto.

«Abbiamo letto il preoccupante articolo sulle 1.635 nuove diagnosi di tumore nel 2023 in provincia di Belluno», precisa Davide De Martini Bonan, a nome del Comitato Respira Feltre, «preoccupante perché si evidenziano alcune anomalie di incidenza di determinate neoplasie».

De Martin Bonan sottolinea come «analizzando il dato complessivo regionale e nazionale – dati istituto Oncologico Veneto e la pubblicazione dell’Associazione Italiana Oncologia medica –, risulta che l’incidenza totale dei tumori nella provincia di Belluno è del 13,4% ,maggiore rispetto a quella del Veneto e di +19% rispetto a quella nazionale».

De Martin Bonan si focalizza poi su alcune neoplasie come quelle alla prostata, alla vescica e al polmone, dicendosi «incredulo che numeri così elevati di casi dipendano soltanto dal fumo o dall’abuso di alcol. Non crediamo come Comitato che i fumatori più incalliti siano tutti in provincia di Belluno, visto che nella giornata nazionale contro il fumo ci è stato detto che nel Bellunese si fuma di meno rispetto all’Italia e siamo sulla stessa linea del dato regionale».

Per il Comitato Respira Feltre le cause di questi tumori vanno indagate più a fondo rispetto ai possibili stili di vita scorretti.

Il Comitato chiede quindi a gran voce che si faccia chiarezza sull’incidenza dei tumori in provincia.

«Vanno bene gli stili di vita, va bene quello che mangiamo, ma nella vita di una persona un’influenza ce l’avrà anche l’aria che respira, l’ambiente domestico e quello lavorativo dove si passano tante ore».

Il Comitato pensa alla presenza di benzoapirene che si genera dalla combustione della legna: «Ci hanno sempre detto che è cancerogeno. Si è mai pensato di valutare questo elemento nella incidenza dei tumori? E le polveri sottili? Chiediamo che chi di dovere avvii una ricerca seria e vera sull’ambiente in cui viviamo per capire oltre agli stili di vita, quali possono essere altri fattori scatenanti o facilitanti l’insorgere dei tumori nel nostro territorio.

Solo con un’analisi reale e scientifica potremo dire quali sono le cause e quindi cercare di lavorare su queste per migliorare la qualità della nostra vita e proteggere la nostra salute».

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