Belluno, turbine idroelettriche cedutea un euro: daranno energia alla Bolivia

Le turbine della centrale idroelettrica di Colmeda, proprietà dell’Acsm Spa di Fiera di Primiero (l’azienda consorziale municipalizzata), sono state donate al prezzo simbolico di un euro e tra un paio d’anni produrranno energia sulle Ande Boliviane
PEDAVENA.
Le turbine della centrale idroelettrica di Colmeda, proprietà dell’Acsm Spa di Fiera di Primiero (l’azienda consorziale municipalizzata), sono state donate al prezzo simbolico di un euro e tra un paio d’anni produrranno energia sulle Ande Boliviane, nella zona di Kami, dove c’è la parrocchia salesiana Don Bosco San Josè Obrero. In questi giorni le due turbine sono state smontate, sistemate in container e sono partite per il lungo viaggio che, via nave, le porterà in America Latina.

Non sono queste le prime turbine che vengono ristrutturate e portate nell’America del Sud per dare elettricità a migliaia di famiglie povere nei paesi di montagna dell’Ecuador, del Perù e della Bolivia. C’è addirittura un gruppo di una quindicina di pensionati della ditta De Pretto, ai vertici mondiali nella realizzazione delle turbine, che in un angolo dell’azienda di Schio da anni si occupa del recupero di vecchie centrali idroelettriche da donare alla cooperazione internazionale e da installare in America Latina.

In questo caso, però, non si può davvero parlare di vecchie turbine: quelle della centrale di Colmeda sono praticamente nuove, considerato che risalgono al 1986 (per fare un esempio la centrale di Moline, Sovramonte, è del 1928 e le maggiori componenti meccaniche sono ancora quelle originali). In questo caso sono state sostituite per poter accedere alle possibilità date dal protocollo di Kyoto sui certificati verdi.

Dell’intenzione dell’azienda primierotta di rinnovare l’intera centrale, è venuto a conoscenza il lamonese Adriano Faoro, che lavora con la De Pretto e che da sette anni passa le sue vacanze in America Latina a montare centrali idroelettriche recuperate in Italia. E’ così partita un’opera di sensibilizzazione nei confronti della Acsm di Fiera di Primiero, per arrivare al risultato attuale: la donazione al prezzo di un euro di due turbine, due alternatori, quadri di bassa-media tensione e di automazione, un carroponte e un trasformatore; praticamente tutte le componenti della centrale. Si tratta di un capitale che ha un valore (anche se fosse venduto semplicemente come ferro vecchio, e non è il caso) di decine di migliaia di euro. A maggio è arrivato a Fiera di Primiero padre Costantino Chiesa, missionario salesiano. Nel corso di quell’incontro è stata definita la cessione a scopo benefico delle macchine che essendo in perfetta efficienza non hanno bisogno di essere ristrutturate e devono «solo» essere montate.

«Solo» per modo di dire: ci vorranno almeno tre anni infatti, per realizzare le opere civili indispensabili per rendere attiva la centrale. Occorre costruire una condotta forzata (i soldi li mette la Cooperazione internazionale), una galleria dentro la montagna e poi installare le due turbine (che saranno ospitate in una grotta). A quel punto dall’Italia partiranno tecnici volontari, tra cui Faoro che di tutta l’iniziativa è stato il cuore e l’animatore, per completare i collegamenti e mettere in funzione la centrale idroelettrica.

Il tecnico lamonese ha seguito tutte le fasi di smontaggio e di spedizione, e poi si occuperà della installazione dell’impianto e della sua messa in opera. Ma prima di tutto, ha individuato a Kami il luogo adatto dove impiantare la centrale, studiando le potenzialità del territorio, la portata e il salto dell’acqua.

Ma prima di arrivare alla partenza dei 4 container che sono stati necessari per portare via da Colmeda le turbine, c’è stato un importante lavoro preparatorio, realizzato dall’azienda primierotta presieduta da Luciano Zeni: «Abbiamo creduto subito convintamente a questo progetto che vuole portare energia e sviluppo alle disagiate popolazioni boliviane, esso è in piena sintonia con la storia e la mission di Acsm Spa che, al pari di questo progetto di solidarietà internazionale, è stata fondata oltre 100 anni fa con l’obiettivo di costruire una centrale idroelettrica finalizzata a sostenere lo sviluppo economico e sociale del Primiero», spiega il presidente. In Acsm si è occupato del progetto un gruppo di lavoro composto sotto il profilo tecnico da Francesco Colaone e Franco Orler e sotto il profilo amministrativo da Ivan Fontana.

Come in tutte le iniziative di solidarietà, tante sono le mani che hanno lavorato e stanno lavorando per smontare e spedire le macchine e i container. Diverse imprese sono state coinvolte e hanno collaborato, praticando anche delle condizioni di prezzo favorevoli vista la finalità benefica: la FFC di Claudio Curti (Santa Giustina), la Orler Simonino (Imer) e la ditta Victor (imballaggi Thiene). L’associazione destinataria delle turbine, a cui è stata fatta formalmente la cessione al prezzo di un euro, è la onlus «Noi per loro». Insieme c’è la Coopi (collaborazione internazionale)

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