Belluno, un dicembre poco piovoso e nevoso: la lettura dell’Arpav
Le temperature medie mensili sono risultate normali o leggermente più basse a fondovalle, mentre in quota si sono rivelate circa 1°C superiori alle medie, conseguenza dei tanti giorni di alta pressione, con aria molto mite ai livelli superiori.
BELLUNO. Un dicembre poco piovoso/nevoso, leggermente più freddo del solito a fondovalle e più caldo in quota. L’ultimo mese del 2021 – registra l’Arpav – si è dimostrato molto “dinamico” fino al giorno 9, per una fase caratterizzata dal transito di alcune perturbazioni, fase che era iniziata a fine novembre. In seguito un potente campo di alta pressione ha interessato le Alpi per tutta la seconda decade, per poi ripresentarsi negli ultimi due giorni, dopo un suo cedimento fra il 24 ed il 26.
«Le temperature medie mensili - si legge in una nota - sono risultate normali o leggermente più basse a fondovalle, mentre in quota si sono rivelate circa 1°C superiori alle medie, conseguenza dei tanti giorni di alta pressione, con aria molto mite ai livelli superiori. Ne è derivata una prolungata, marcata inversione termica dal giorno 12 al giorno 20 e ancora più accentuata nei giorni 30 e 31. Prima decade piuttosto fredda, seconda molto calda in quota e terza decade inizialmente fredda e poi irregolarmente più mite, soprattutto in quota negli ultimi 2 giorni.. Lo zero termico è variato fra un minimo di 820 m il giorno 7 ed un massimo di 3480 m il giorno 31. La temperatura media del 2021 nel capoluogo è risultata 0.2°C inferiore alla norma. Le precipitazioni totali mensili sono state abbastanza scarse, quasi ovunque meno della metà di quelle ritenute normali per questo mese. Praticamente tutte le precipitazioni del mese si sono concentrate nei primi 9 giorni, con cumuli in genere compresi fra 25 e 70 mm. La neve in questa fase è caduta frequentemente anche nei fondovalle prealpini, anche copiosamente nel pomeriggio del giorno 8. Il bilancio pluviometrico del 2021 non ha evidenziato anomalie significative, con scarti negativi ovunque inferiori al 20%».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi