Belluno, un nuovo panificio a Borgo Pra

Inaugurata una delle attività per le quali si sta impegnando il Comitato Aurora

BELLUNO. Torna il commercio a Borgo Pra. Ieri il borgo in riva all’Ardo ha festeggiato l’apertura di un nuovo panificio, gestito dalla famiglia Fasan, che ha raccolto l’invito del Comitato Aurora. Il Comitato, presieduto da Giovanni Migotto, si sta impegnando per rivitalizzare il Borgo, che negli ultimi anni ha perso alcune delle sue attività a scapito degli abitanti più anziani. Proprio per favorire chi non riesce a spostarsi tanto facilmente, il Comitato ha pensato ad alcuni esercizi fondamentali, come appunto un panificio, ma anche gli ambulanti: «La nostra idea», spiega Migotto, «è quella di portare anche qui il mercato del sabato. Per ora ci sono degli ambulanti che vengono per qualche ora il venerdì mattina e il giovedì pomeriggio. Stiamo lavorando anche per l’apertura di una caffetteria e di un ristorante e ci piacerebbe molto riuscire ad aprire anche una farmacia».

Questo, almeno al momento non sarà possibile, come spiega il sindaco Jacopo Massaro, che tuttavia è soddisfatto della collaborazione con il Comitato: «Purtroppo le leggi ci impediscono di aprire nel borgo un dispensario farmaceutico, ma continuiamo a lavorare alla ricerca di imprenditori che abbiano voglia di portare a Borgo Pra le loro sedi. Lo slancio del Comitato Aurora è per noi graditissimo, perché c’è bisogno di una spinta dal basso per far rinascere il borgo».

Comune e Comitato hanno avviato insieme un percorso che, oltre all’apertura del panificio, ha visto anche la sistemazione del parco giochi, l’installazione di un dosso rallentatore e di alcune fioriere.

«Piccoli passi per migliorare l’offerta del borgo», prosegue Massaro. «Il Comitato ha tanti bei progetti, come quello di ridare continuità alla Festa dei Marangoni e ad altre manifestazioni. Insieme abbiamo anche fatto un’assemblea pubblica durante la quale è stato presentato il progetto di riqualificazione dell’architetto Palma che collabora con il Comitato. Uno studio interessante e ambizioso che ci aiuta perché rientra nella logica della riqualificazione urbana alla quale lavoriamo con un piano da 18 milioni di euro».(i.a.)

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