Belluno: «Un poster per la pace», il premio ad otto ragazzi per i migliori disegni ideati

Il concorso indetto dal Lions club ha contato ben 900 lavori. Primi Lovat, Celentin, Lazzaretti, Da Rold, Pierobon, Motisi, Gatti
BELLUNO.
La cultura della pace inizia a formarsi da piccoli. Dalla famiglia, ma anche dalla scuola. E proprio le scuole, e i ragazzi che le frequentano, sono stati i protagonisti del concorso "Un poster per la pace", un service promosso per il 13º anno dal Lions club Belluno host. Una manifestazione che attira sempre larghi consensi, e non solo per i numeri (900 disegni realizzati, 120 quelli selezionati e esposti nella mostra allestita nell'atrio dell'istituto Agosti, 8 i lavori premiati, uno per scuola), ma anche e soprattutto perchè parlare di pace, oggi, è quanto mai attuale.

«Basta accendere la television per vedere immagini di guerra», ha detto la presidente del Lions Club Belluno Host Beatrice Fregona. «Oggi la pace sembra essere fuori moda, noi vogliamo che tutti tornino a perseguirla, il nostro obiettivo è creare una cultura diversa, un mondo rispettoso di questo ideale». E allora bisogna partire dai ragazzi, dalle scuole, che anche quest'anno hanno aderito con entusiasmo al service del Lions.

Alla cerimonia di ieri erano presenti le autorità civili della città, con in testa il Prefetto Maria Laura Simonetti che ha ricordato quanto sia «sempre più importante perseguire la pace, prima dentro di noi, per poterla promuovere all'esterno». Sulla stessa linea Maria Grazia Passuello per il Comune di Belluno: «Crescere con una visione di pace, tolleranza e rispetto permette di costruire un futuro migliore, con adulti responsabili», ha detto.

Sono otto le scuole che hanno partecipato a questa edizione del concorso, che aveva come tema "Una visione di pace". La giuria ha avuto il suo bel daffare per scegliere i lavori da premiare (uno per istituto), perchè molti erano davvero di qualità, sia artistica che comunicativa. C'è chi ha scelto di rappresentare la pace con i colori simbolo di questo valore, chi ha raffigurato un globo terrestre avvolto da una spirale di bandiere nazionali, come in un nastro, sorretto nel becco da una colomba. Altri hanno ritratto un soldato di spalle (e che quindi non combatte), mentre getta a terra l'arma, o la classica simbologia delle mani che si stringono a suggellare l'unione di culture, intenti, sentimenti.

Ad essere premiati sono stati Davide Lovat (scuola media Foscolo, sezione di Sospirolo), Nicolò Celentin (Buzzati di Limana), Bianca Lazzaretti (Agosti), Alberto Da Rold (Nievo di Belluno), Giorgia Pierobon (Pertini di Ponte nelle Alpi), Andrea Motisi (Foscolo di Sedico), Andrea Gatti (Ricci di Belluno), Alif Nicola Ganz e Nicole David (Castion).

Anche i Comuni dove le scuole hanno sede hanno segnalato dei lavori meritevoli di essere ricordati.

Ad allietare la cerimonia di premiazione, presentata da Pierluigi Svaluto Moreolo, c'erano i Join us.

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