Belluno, uno studente su 4 ha debitima i corsi di recupero si riducono

La scuola è finita, ma non per tutti: almeno uno studente bellunese su 4 è stato sospeso e dovrà trascorrere le vacanze a studiare. In alcuni istituti i corsi di recupero sono già partiti, ma i tagli hanno costretto alcuni dirigenti a ridurre il numero di ore
BELLUNO.
La scuola è finita, ma non per tutti: almeno uno studente bellunese su 4 è stato sospeso e dovrà trascorrere le vacanze a studiare. In alcuni istituti i corsi di recupero sono già partiti, ma non senza difficoltà: i tagli hanno costretto alcuni dirigenti a ridurre il numero di ore per far quadrare i conti.

I numeri.
All’I.T.I. “Segato” di Belluno è stato promosso il 61,4% degli studenti, il 26,8% è stato sospeso in attesa di giudizio, mentre l’11,8% è stato bocciato. All’Istituto magistrale “Renier” il 68,5% dei ragazzi può tirare un sospiro di sollievo, il 6,2% non è stato ammesso, mentre il 25,3% dovrà recuperare una o più materie durante l’estate. Va meglio agli studenti del “Catullo” dove i promossi salgono al 77%, i sospesi si attestano al 15% e i bocciati scendono all’8%.

All’altro professionale, il “Brustolon”, considerando prime, seconde e quarte si sono avuti: circa il 4% di ritirati, il 42,2% di promossi, il 38,7% di sospesi e il 15% di bocciati. Nelle classi terze, su 50 allievi, 5 non sono stati ammessi e 45 hanno superato l’esame. La percentuale di promossi si alza tra i futuri ragionieri del “Calvi” di Belluno arrivando a quasi il 70%, mentre i sospesi si attestano sul 23,4% e i bocciati sul 6,7%.

Il raffronto con il 2009.
All’I.T.I. “Segato” di Belluno, rispetto all’anno scorso, i rimandati sono calati dell’1,3%, ma sono diminuiti di due punti percentuali anche i promossi che nel 2009 rappresentavano il 63,4% degli alunni. Esultano gli studenti del “Catullo” dove i bocciati sono passati dal 12% del 2009 all’8% del 2010 con un miglioramento di 4 punti percentuali. «Questo» spiega il dirigente scolastico Michele Sardo «è stato possibile grazie agli interventi preventivi di sostegno fatti su alcuni ragazzi».

Al “Brustolon” i bocciati sono aumentati di quasi 2 punti percentuali, i sospesi sono lievitati del 6%, mentre i promossi sono diminuiti del 9% con un aumento dei ritirati del 3%. Infine, al “Calvi”, c’è stata una riduzione dei bocciati: negli anni precedenti si attestava intorno al 9-10%, quest’anno la percentuale si è fermata al 6,7%.

I corsi di recupero.
«All’I.T.I. sono già iniziati» spiega il dirigente scolastico Gerardo Cavaliero «ma complessivamente non si superano le 250 ore a causa dei tagli. Noi abbiamo potuto farli anche perchè la scuola ha deciso di favorire queste attività e si è deciso di risparmiare da altre parti». Alle magistrali i corsi estivi si svolgono regolarmente nonostante i tagli, ma si è dovuto centellinare su altre spese. Non sono previsti per tutte le materie: chi ha un’insufficienza in storia o sociologia, ad esempio, dovrà chiedere ripetizioni private. «Abbiamo concentrato le ore» spiegano dalla scuola «dove c’è la più alta incidenza di debiti».

«I tagli ci sono» afferma il dirigente scolastico del “Catullo”, Michele Sardo «e arriveranno tempi difficili, ma per ora siamo riusciti a garantire la stessa qualità dei servizi». «Abbiamo dovuto fare ore in meno rispetto all’anno precedente» dichiara invece Osvaldo Trame, vice preside del “Brustolon” «per di far fronte ai costi e perchè non c’è stata comunicata quest’anno l’entità esatta dei fondi».

Diversa, invece, la situazione alla ragioneria. «I corsi di recupero» afferma Baldovino Sponga, docente del “Calvi” «si svolgono regolarmente. Rispetto all’anno precedente abbiamo avuto un numero ridotto di debiti e di conseguenza un numero di corsi inferiore. Per noi, quindi, la spesa è stata contenuta. Bisognerà vedere a settembre, quando si faranno i recuperi, se rimarrà ancora qualcosa»

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