Belluno: va a funghi con la pistola per paura dell'orso, anziano patteggia

I fatti risalgono al settembre del 2010 proprio nel periodo in cui, in Val Tovanella, nel comune di Castellavazzo, ai confini col Cadore, era stato avvistato e filmato l'orso Dino dagli uomini della polizia provinciale
L’orso Dino involontario artefice dei guai giudiziari di un anziano cadorino
L’orso Dino involontario artefice dei guai giudiziari di un anziano cadorino
BELLUNO. In quel periodo giornali e televisioni locali non parlavano d'altro: l'orso Dino era stato avvistato e fotografato nel comune di Castellavazzo. Ma chi avrebbe mai pensato che il timore d'incontrarlo avrebbe messo in seri guai giudiziari un anziano cadorino?


La vicenda è emersa in un'aula del tribunale di Belluno, davanti al giudice delle udienze preliminari Giorgio Cozzarini. Protagonista un settantenne cadorino (difeso dall'avvocato Valerio Piller Roner) che ha patteggiato (con la sospensione condizionale della pena) per il reato di porto ingiustificato d'arma all'esterno della propria abitazione.


I fatti risalgono al settembre del 2010 proprio nel periodo in cui, in Val Tovanella, nel comune di Castellavazzo, ai confini col Cadore, era stato avvistato e filmato l'orso Dino dagli uomini della polizia provinciale. La notizia era stata rilanciata sia dai giornali che dalle tv locali con tanto di fotografie.


Indubbiamente la presenza dell'orso Dino in zone vicine al Cadore aveva destato curiosità ma anche un po' di apprensione, soprattutto tra i cercatori di funghi. Tra questi anche il settantenne cadorino che, temendo il possibile incontro con l'orso, mentre andava a funghi nei boschi, pensò bene di "armarsi" della pistola che regolarmente deteneva in casa.


"Chissà che non incontri l'orso", pensò il pensionato. Sfortuna volle che il settantenne smarrisse la pistola, mentre un giorno del settembre 2010 andava in cerca di funghi. Se ne accorse soltanto più tardi e per alcuni giorni andò a cercarla. Poi, però, rassegnato a non ritrovarla più, decise di andare a denunciare il fatto ai carabinieri.


A quel punto i militari, come atto dovuto, furono costretti a denunciarlo per porto ingiustificato dell'arma all'esterno di casa. Sebbene fosse cacciatore e si parlasse in quel periodo dell'orso Dino, l'uomo non aveva alcun serio motivo per portarsi dietro una pistola. Il pensionato continuò le ricerche dell'arma nei boschi anche nei giorni successivi alla denuncia di smarrimento. E la trovò. Ciò non impedì ai carabinieri di sequestrargliela. (m.f.)

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