Belluno verso le elezioni. Zoleo: «Non c’era spazio per me altrove»
BELLUNO. «Questa mia scelta deriva dalla promessa che avevo fatto in campagna elettorale nel 2007 di voler instaurare una nuova stagione politica». Così Maria Cristina Zoleo spiega la sua decisione di appoggiare la ricandidatura a sindaco di Antonio Prade. Da candidata a prima cittadina per il centrosinistra nel 2007, all’opposizione prima con il Patto per Belluno, poi con la sua lista Con Belluno. E ora l’appoggio al sindaco di centrodestra.
Un bel cambio di casacca, signora Zoleo.
«E’ stata una scelta travagliata. E a chi mi rimprovera i cambi di casacca, rispondo che si può cambiare abito, ma io sono sempre la stessa persona con la mia mente e soprattutto con il mio cuore e con un grande rispetto per le persone».
L’appoggio al sindaco uscente, a dire le verità, era già nell’aria da tempo, da quando lei votava a favore delle delibera del centrodestra, togliendo dall’impiccio lo stesso sindaco altrimenti in difficoltà con la sua maggioranza.
«Ho deciso di dare fiducia a Prade perché è un moderato come me, perché penso sia una persona perbene, che ha avuto problemi e che nonostante tutto ha saputo fare molte cose. Nel 2007 avevo detto che avrei instaurato una nuova stagione politica, fatta di dialogo e di confronto, non potendo mettere in pratica questo da sindaco, visto come sono andate le cose, ho cercato di proporre questo mio sentire anche tra i banchi dell’opposizione con la mia lista civica. Io non ho padroni e questo per me è una cosa meravigliosa. Ma, ci tengo a precisare, non sono nella lista civica di Prade, nè in quella del Pdl, ma lo sostengo con la mia lista».
Un’altra avventura politica che lei ha deciso di intraprendere. Perché?
«La gente in giro mi chiede dove sono andata e quindi mi sono sentita in dovere di scendere in campo. Ho analizzato il panorama politico che ho trovato devastante. All’inizio volevo candidarmi sindaco, ma poi ho visto che di candidati ce n’erano fin troppi e non volevo allungare il numero».
Visto come sono andate le cose col centrosinistra, ha mai pensato di sostenere Massaro o la Bettiol?
«Nessuno mi ha contattata. Io mi colloco dove mi sento a casa mia. E la mia casa non è più quella di prima dove non mi hanno voluta e non mi vogliono ora. Non c’era spazio per me altrove. Appoggio, quindi, Prade perchè sono convinta che sia una garanzia per Belluno. La città ha bisogno di persone di buona volontà, con voglia di fare».
Della sua lista civica Con Belluno, lei ed Ezio Caldart appoggiate Prade. Federica Toscano non c’è.
«La libertà è una gran cosa. Federica è una ragazza di 30 anni che ha diritto di esprimersi, ed è giusto che la lasci libera di fare quello che si sente».
Ha già pronta la sua lista?
«Nei prossimi giorni la presenterò alla cittadinanza. E vedrete che a farne parte ci saranno persone anche di altre liste che hanno preferito venire con me. Ci saranno diverse donne, perché credo che noi portiamo un valore aggiunto. E ci saranno giovani a cui ho detto chiaramente che la politica è una cosa seria, e che richiede un impegno notevole per cui è necessario che uno ci pensi bene e che sia consapevole che dare la propria adesione significa essere presenti e darsi da fare».
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