Belluno vestita a festa per i 150 anni dell'Unità d'Italia / Foto

Alla fine i cittadini sono stati più forti delle polemiche. In piazza dei Martiri e davanti al municipio, dove si sono svolte le cerimonie ufficiali, c'erano tanti bellunesi, uomini, donne, famiglie e bambini
I festeggiamenti dei 150 anni dall'unità d'Italia
I festeggiamenti dei 150 anni dall'unità d'Italia
BELLUNO. In una Belluno vestita a festa, con il tricolore a sventolare da molti balconi, si è celebrato il 150esimo dell'Unità d'Italia. Una festa che ha diviso la gente e la politica, ma ma che nel suo culmine ha visto la città partecipare convinta.


In piazza dei Martiri e davanti al municipio, dove si sono svolte le cerimonie ufficiali, c'erano tanti bellunesi, uomini, donne, famiglie e bambini, chi con la coccarda tricolore appuntata sul petto, chi con la bandiera stretta tra le mani. Tutti insieme per festeggiare il compleanno dell'Italia Unita.


La celebrazione ha preso il via con l'alzabandiera nel piazzale antistante l'ex hotel Astor, preceduto dall'Inno di Mameli suonato dalla Banca comunale di Belluno. La deposizione di una corona al monumento ai caduti della Resistenza ha fatto da introduzione al discorso del sindaco Prade, che di fronte al Municipio ha ricordato come «la coincidenza del 17 marzo rende in maniera singolare e allo stesso tempo mirabile l'intima unione fra Unità d'Italia e Resistenza.


Non ci sarebbe stata la Resistenza senza la convinzione circa la necessità e l'urgenza di difendere l'Unità d'Italia dalla violenza straniera». Poi il corteo si è spostato di fronte a Palazzo Rosso, dove è stata scoperta una targa che ricorda l'evento.

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