Belluno, vola la differenziata e arrivano in città i nuovi cassonetti
BELLUNO. Raccolta differenziata in crescita, conti in ordine e investimenti in arrivo. Bellunum si conferma una società solida e guarda al futuro con la consapevolezza di aver strutturato un servizio di raccolta dei rifiuti che permette di mantenere elevate le percentuali di differenziazione e basse le tariffe per i cittadini. Il 2017 è stato il primo esercizio pieno anche per Limana e Trichiana, che si sono affidate a Bellunum dal 1° maggio del 2016.
Ieri si è svolta l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio di esercizio 2017, con i sindaci di Belluno Jacopo Massaro, Trichiana Fiorenza Da Canal, e Limana Milena De Zanet, e i rispettivi assessori Stefania Ganz, Lara D’Alpaos e Alex Segat.
Una raccolta che funziona. Limana nel 2017 ha superato l’85% di raccolta differenziata, attestandosi sull’85,3%, Trichiana è arrivata all’83,9%. Prima della gestione Bellunum i due Comuni erano rispettivamente al 59,2% e al 68,3%. Belluno è stabile attorno all’80% (80,6%), ma con prospettive di crescita, per il 2018: si stima di arrivare all’81%. «Abbiamo mantenuto Belluno e portato in un solo anno Limana e Trichiana a risultati di eccellenza», spiega l’amministratore unico Davide Lucicesare.
Nel capoluogo è anche diminuita la quantità di rifiuto secco prodotto dagli abitanti: 70,4 kg, quasi un chilo e mezzo in meno rispetto al 2016. Per quanto riguarda le tariffe, quella di Belluno è la fra le più basse d’Italia, la più economica fra i capoluoghi veneti: una famiglia di tre persone che abita in un appartamento di 100 mq paga 155,60 euro, a fronte dei 183,76 di Verona (seconda più economica), dei 203,79 di Padova, dei 265,33 di Treviso e dei 358,97 di Venezia.
Sei milioni e mezzo di fatturato. «Bellunum ha chiuso il 2017 registrando un utile netto di circa 97 mila euro e un fatturato di 6,4 milioni, di cui l’86% relativo al ramo raccolta rifiuti», spiega l’assessore bellunese alle società partecipate Maurizio Busatta. «Dei 5,5 milioni di ricavi relativi all’attività di igiene urbana, 4,7 milioni sono riferiti a Belluno, 443 mila euro derivano dal servizio a favore di Limana e 387 mila euro afferiscono a Trichiana». Nel capoluogo Bellunum riscuote la Tari direttamente dagli utenti, a Limana e Trichiana, invece, sono i Comuni a fatturare la Tari agli utenti e a pagare il costo del servizio alla società.
Bellunum nel 2017 ha effettuato anche investimenti per 648 mila euro. «La società», conclude Busatta, «gode di buona salute e denota indici di particolare solidità finanziaria».
La tariffa puntuale a Trichiana. Trichiana ha fatto da “laboratorio” per Bellunum: «Sono state introdotte nuove dotazioni per la raccolta dell’umido, tramite chiavetta», illustra Lucicesare. «Inoltre, su richiesta del Comune, abbiamo introdotto la tariffa puntuale, utilizzando i dati di rilevamento dagli svuotamenti delle calotte del secco. I rilevamenti vengono effettuati in tutti e tre i comuni, ma per la prima volta utilizziamo questi dati per la tariffazione».
Nuovi cassonetti a Belluno. Il 2018 è l’anno degli investimenti nel capoluogo. «È necessario sostituire tutti i cassonetti del secco, che sono vecchi», afferma Lucicesare. Bellunum investirà 589 mila euro per sostituire duecento contenitori con strumentazioni simili a quelle in uso a Trichiana. Inoltre si sta lavorando alla realizzazione di due isole ecologiche interrate in centro storico, per migliorare ancora il servizio.
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