Belunart, a Calalzo vince Erminio Carbogno

CALALZO. Erminio Carbogno vince la seconda edizione di Belunart, il simposio di scultura su legno che per tutto il fine settimana ha animato Calalzo. La manifestazione è itinerante, e se quest'anno si è svolta in Cadore, per premiare le origini dello scultore vincitore della prima edizione, Giandomenico Menia Corbanese, il prossimo migrerà in Comelico, a Padola, terra che ha nato i natali a Carbogno.
La seconda edizione del simposio si è chiusa con un buon successo di pubblico, che per tutto il fine settimana ha passeggiato per le vie del simposio, ammirando gli scultori al lavoro. Tra i visitatori c'era anche l'artista calaltino Rocchi, oltre alla critica d’arte Elisabetta Turcato. Molti i turisti che hanno partecipato all'evento, organizzato dall'associazione Dolomiti Domani di Santa Giustina presieduta da Luisa Alchini. Nello staff organizzativo c'era tutto il direttivo, composto da Paolo Moro, Danilo Zanin, Cinzia Caviola e Manuela Testa.
Sette gli scultori che hanno partecipato a questa edizione, ognuno in rappresentanza di una parte della provincia: Albino Mezzacasa per l’Agordino, Gianni Mezzomo per la destra Piave, Ettore Bona per l’Alpago, Erminio Carbonio per il Comelico, Antonio Nardin per Sedico, Pompeo De Pellegrin per lo Zoldano e Italo De Gol per Santa Giustina.
Tutti si sono messi all'opera in via Roma, facendo emergere il loro talento artistico e animando i tronchi di legno rievocando le antiche leggende delle Dolomiti. Italo De Gol ha dedicato la sua "Attesa" agli amici del Soccorso alpino, ed è stata molto apprezzata anche l'arte dell'intaglio delle verdure di Lorena Bona.
Per arricchire la manifestazione non poteva mancare la musica, con l'esibizione del gruppo Corale di Pozzale e del complesso bandistico Arrigo Boito giunto da Ponte Nelle Alpi. Gustosi i piatti tipici preparati dalle associazioni di volontariato del territorio calaltino.
Dolomiti Domani sarà nuovamente a Calalzo in novembre, per accompagnare il direttore artistico di Belunart Paolo Moro a consegnare la scultura che l'artista ha realizzato a quattro mani con Leonardo Tramontin in ricordo di Federica Da Col, la giovane di Calalzo tragicamente scomparsa meno di un anno fa.
Alessia Forzin
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