Benetton è ottimista: «Ci sono alcuni ritardi ma li recupereremo»

l’intervista
Cortina 2021 chiama, Cortina risponde. Numerosi i cittadini presenti giovedì sera all’Eden per il secondo incontro pubblico organizzato dalla Fondazione Cortina 2021.
Alessandro Benetton, presidente della Fondazione 2021, Cortina è pronta?
«Cortina risponde perché è un evento di tutti noi, di tutti voi, del territorio. I Mondiali sono un’iniezione di fiducia. Un’occasione per un rilancio. Tra le eredità che volgiamo lasciare c’è quello di un squadra che sia la base per eventuali altre organizzazioni di eventi. Questo dovrà essere il futuro di Cortina: sapere accogliere, saper organizzare, aiutare tutti i portatori di interesse a destagionalizzare le proprie attività».
Ai cittadini ha reso noto di aver scoperto alcuni ritardi?
«Sì, io sono un imprenditore e la mia impronta la porto anche all’interno della Fondazione. Si lavora con serietà, senza slogan, senza facili entusiasmi. Abbiamo scoperto alcuni ritardi, su alcune cose, ma niente di grave, si può sempre recuperare. I lavori a Rumerlo partiranno 4 settimane dopo il previsto, ma questo non inficia l’esito. Il mio approccio in Fondazione è stato quello che ho nel lavoro: prima si va avanti in continuità e poi si portano miglioramenti. Oggi l’organizzazione dei Mondiali mi rende sereno. Avere qualcuno (Valerio Giacobbi, ndr) che tutte le mattine apre l’ufficio di Cortina 2021 e coordina il lavoro fa la differenza. Gli ultimi mesi sono stati fatti grandi passi avanti e abbiamo recuperato anche su temi inerenti la gestione finanziaria. Abbiamo vissuto l’ultimo periodo in emergenza per raccogliere finanziamenti e sistemare alcuni aspetti finanziari, ma ora possiamo guardare al futuro con serenità».
A più riprese si è spiegato il ruolo della fondazione Cortina 2021.
«Su questo ho insistito parecchie volte proprio per evitare dispiaceri, fraintendimenti e confusione. La Fondazione è preposta ad organizzare i Mondiali ed a fare tutto quello che può affinché siano Mondiali di successo. È un facilitatore con gli altri portatori di interessi. L’obiettivo è che i Mondiali lascino al territorio nuove infrastrutture, una viabilità migliorata, ma gli aspetti legati a queste opere non dipendono direttamente dalla Fondazione. Noi possiamo stimolare affinché si rispettino i tempi, abbiamo il potere di dire cosa vuole Cortina, ma soprattutto dobbiamo organizzare l’evento e per farlo le infrastrutture in pista sono al sicuro. I cantieri stanno per partire».
Cortina 2021 va avanti con alcuni punti fissi?
«Sì. Uno dei punti centrali è che Cortina viene prima. Questo incontro è fatto per coinvolgere ancora di più le persone. Sino ad oggi abbiamo comunicato poco e lo ammetto. Dobbiamo comunicare di più e coinvolgere i cittadini. Il Mondiale è di tutti i cittadini non mio né di Giacobbi o della Fondazione».
I Mondiali faranno da volano alla candidatura olimpica?
«Come tutti gli imprenditori io ritengo che non ci sia mai un limite la sogno; per sognare però bisogna arrivare vivi a concretizzare il sogno. Quindi ben venga se quello è un traguardo ulteriore. Noi ora ci concentriamo nel fare bene questa prima fase, i Mondiali del 2021». —
ALESSANDRA SEGAFREDDO
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