Bertrand Tavernier e la “carte blanche” di un grande regista

Il Leone d’oro alla carriera è stato attribuito al regista francese Bertrand Tavernier (nella foto). Nella proposta presentata al Cda, Alberto Barbera scrive: «Tavernier è un autore completo,...
French director Bertrand Tavernier arrives for the closing ceremony of the 5th edition of the 'Lumiere 2014 Grand Lyon Film Festival', in Lyon, France, 19 October 2014. ANSA/GUILLAUME HORCAJUELO
French director Bertrand Tavernier arrives for the closing ceremony of the 5th edition of the 'Lumiere 2014 Grand Lyon Film Festival', in Lyon, France, 19 October 2014. ANSA/GUILLAUME HORCAJUELO

Il Leone d’oro alla carriera è stato attribuito al regista francese Bertrand Tavernier (nella foto). Nella proposta presentata al Cda, Alberto Barbera scrive: «Tavernier è un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico. L’insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant’anni».

Tavernier è stato due volte in concorso alla Mostra, nel 1986 con “Round Midnight – A mezzanotte circa” (che ha ottenuto l’Oscar per la colonna sonora e la nomination per il protagonista, Dexter Gordon) e nel 1992 con il poliziesco “Legge 627”. Per la prima volta alla Mostra, un Leone d’oro alla carriera ha avuto una “carte blanche”: così, Tavernier ha selezionato quattro titoli che presenterà prima delle proiezioni, in veste di guest director della sezione Venezia Classici.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi