Beve e va a sbattere prelievo contestato
Alla donna uscita di strada era stato rilevato un tasso di 1,99 Il giudice vuole sentire anche il medico di guardia di Pieve
PIEVE DI CADORE. Sobria non era di sicuro. Una donna cadorina è a processo per guida in stato di ebbrezza, ma il giudice del tribunale di Belluno, Angela Feletto, non è ancora convinta del fatto che, nel corso del processo per la violazione dell’articolo 186 del Codice della Strada, sia stata raggiunta la prova che avesse bevuto a tal punto da avere un tasso alcolemico di 1,99.
Il valore è stato rilevato con il prelievo del sangue e non con l’etilometro in uso alle forze di polizia, all’ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore. Ed è proprio questa operazione a provocare il dubbio più consistente: è stato fatto con tutti gli avvisi e le precauzioni previste dal legislatore oppure manca qualcosa?
Quando ormai sembrava pronta a chiudersi in camera di consiglio per la sentenza, dopo che il pubblico ministero Rossi aveva deciso di non replicare e, di conseguenza, non aveva potuto aprire bocca nemmeno il difensore Brotto del foro di Bolzano, ha introdotto un nuovo testimone da sentire: il medico di guardia in servizio quel 14 dicembre, quando la paziente incidentata è stata portata inizialmente al pronto soccorso. Pochi minuti prima, aveva perso il controllo dell’auto ed era finita fuori strada da sola, andando a sbattere contro un ostacolo fisso oltre la carreggiata. Poteva essere un cartello stradale, molto più probabilmente un albero visto il contesto montano, ma in fondo questo fa poca differenza. Nessun altro veicolo coinvolto e questo è l’aspetto confortante.
Soccorsa il più velocemente possibile dall’ambulanza del 118, è stata trasportata all’ospedale per le cure del caso. A questo punto, il prelievo è stato fatto a scopo terapeutico o su richiesta della pattuglia intervenuta, dopo la preliminare verifica dell’alito vinoso?
In questo secondo caso, ci sono degli avvisi da dare al paziente oppure al suo avvocato. Quanto ai medici, avevano emesso una prognosi di una decina di giorni, salvo complicazioni. Ieri mattina l’automobilista era presente in aula: nessuna conseguenza da quell’incidente.
La prossima udienza è stata messa in calendario per lunedì 29, alle 14.45. Dopo la deposizione definitiva, ci saranno tutti gli elementi per arrivare a formulare la sentenza di primo grado. Dopo alcune assoluzioni dovute alla mancata revisione annuale dell’etilometro, adesso quest’altra possibilità, in relazione alle modalità del prelievo ematico.
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